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Biden su maxi scambio prigionieri: "E' stata impresa diplomatica"

Il presidente Usa: "Tutti hanno sopportato sofferenze e incertezze inimmaginabili. La loro agonia è finita". Sullivan: "Più grande scambio da Guerra Fredda"

Joe Biden - (Afp)
Joe Biden - (Afp)
01 agosto 2024 | 18.19
LETTURA: 4 minuti

L’accordo, che ha consentito di liberare tre cittadini americani e un titolare di Carta Verde Usa prigionieri in Russia - Paul Whelan, Evan Gershkovich, Alsu Kurmasheva e Vladimir Kara-Murza - "è stata un’impresa diplomatica" secondo il presidente degli Usa Joe Biden. "Nel complesso, abbiamo negoziato il rilascio di 16 persone dalla Russia, tra cui cinque tedeschi e sette cittadini russi che erano prigionieri politici nel loro stesso Paese", ha sottolineato in una nota. "Alcuni di questi uomini e donne - prosegue - erano trattenuti ingiustamente da anni. Tutti hanno sopportato sofferenze e incertezze inimmaginabili. Oggi la loro agonia è finita".

Erano stati condannati in "processi farsa", ha aggiunto Biden che in occasione delle sue dichiarazioni alla Casa Bianca era circondato dai familiari dei detenuti americani coinvolti nello scambio.

Il presidente si è detto "grato agli alleati che sono stati al nostro fianco, nel corso di negoziati duri e complessi, per raggiungere questo risultato, tra cui Germania, Polonia, Slovenia, Norvegia e Turchia. Questo è un potente esempio del perché è fondamentale avere amici in questo mondo, di cui fidarsi e da cui dipendere. Le nostre alleanze rendono gli americani più sicuri".

Biden ha poi assicurato che non smetterà "di lavorare finché ogni americano ingiustamente detenuto o tenuto in ostaggio in tutto il mondo non si sarà riunito alla propria famiglia. La mia Amministrazione ha ora riportato a casa più di 70 americani, molti dei quali erano in prigionia da prima che io entrassi in carica. Tuttavia, troppe famiglie soffrono e restano separate dai loro cari, e come presidente non ho priorità più alta che riportare a casa quegli americani. Oggi celebriamo il ritorno di Paul, Evan, Alsu e Vladimir e gioiamo con le loro famiglie. Ricordiamo tutti coloro che sono ancora ingiustamente detenuti o tenuti in ostaggio in tutto il mondo. E riaffermiamo la nostra promessa alle loro famiglie: vi vediamo. Siamo con voi. E non smetteremo mai di lavorare per riportare i vostri cari a casa", conclude.

La Cnn ha rivelato che il presidente Usa ha lavorato per finalizzare lo scambio anche mentre si preparava a ritirarsi dalla corsa per le elezioni presidenziali del 2024. Circa un’ora prima di pubblicare la lettera con la quale ritirava la sua candidatura per la rielezione, Biden era al telefono con la controparte slovena, per esortarla a contribuire a finalizzare l’accordo, secondo un alto funzionario dell’amministrazione.

Un alto funzionario ha aggiunto che l’Amministrazione ha anche cercato il rilascio di Marc Fogel, un cittadino americano che è stato condannato a 14 anni in un campo di lavoro in Russia dopo aver lavorato come insegnante di Storia a Mosca, ma non ci è riuscita. "Volevamo assolutamente che Marc fosse incluso, ma non c'è stato verso", ha detto il funzionario, insistendo sul fatto che l'Amministrazione continuerà a "raddoppiare gli sforzi" per vedere Fogel e gli altri rilasciati. Il funzionario ha sottolineato che lo scambio di prigionieri non segnala alcun tipo di “svolta” o “distensione” nelle relazioni Usa-Russia, poiché il presidente russo Vladimir Putin continua con l’offensiva russa in Ucraina.

Biden infatti ha detto di non aver parlato con il presidente russo Vladimir Putin nel quadro degli forzi che hanno portato allo scambio di detenuti. "Non ho necessità di parlare con Putin", ha risposto alla Casa Bianca ai giornalisti che gli chiedevano se intendesse farlo.

Il presidente Usa ha invece dichiarato di nutrire "un grande senso di gratitudine" verso il Cancelliere tedesco Olaf Scholz e ha sottolineato la "dura" decisione di scambiare prigionieri politici con criminali condannati. "Ho in particolare un grande senso di gratitudine verso il cancelliere. Le richieste che mi sono state fatte mi hanno imposto di ottenere alcune concessioni significative dalla Germania, che inizialmente avevano concluso di non poter concedere a causa della persona in questione", ha detto Biden.

"Ma tutti si sono fatti avanti, la Polonia si è fatta avanti, la Slovenia si è fatta avanti, la Turchia si è fatta avanti. E le relazioni sono importanti. È davvero importante". Rispondendo alla domanda di un giornalista, Biden ha detto che la Germania non ha chiesto "nulla" in cambio della sua cooperazione.

"Accordi come questo comportano decisioni difficili. E non ci sono mai garanzie. Ma non c'è niente che conti di più per me che proteggere gli americani, in patria e all'estero", ha detto Biden. Alla richiesta di un suo giudizio sulla decisione di scambiare criminali condannati con persone detenute ingiustamente, Biden ha risposto: "Ho riportato a casa persone innocenti".

Il governo tedesco ha dichiarato di non aver preso "a cuor leggero" la decisione di liberare Vadim Krasikov, un ex ufficiale dell'FSB che sta scontando l'ergastolo in Germania per l'omicidio di un combattente ceceno in pieno giorno in un parco di Berlino nel 2019.

Sullivan: "Più grande scambio da Guerra Fredda"

"Non c'è stato un numero simile di individui scambiati in questo modo dai tempi della Guerra Fredda", ha commentato il consigliere per la sicurezza nazionale statunitense Jake Sullivan, aggiungendo che lo scambio con la Russia è stato il "culmine di molti cicli di complessi e minuziosi negoziati per molti, molti mesi".

Harris parla con Navalnaya

La vice presidente degli Stati Uniti Kamala Harris ha parlato oggi con Yulia Navalnaya, vedova di Alexey Navalny, con la quale ha salutato il rilascio dei 16 detenuti in Russia, tra cui prigionieri politici che avevano lavorato con il dissidente morto nel febbraio scorso. Lo fa sapere la Casa Bianca.

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