Mohammed Abdeslam, fratello dell'ottavo uomo del commando che venerdì scorso ha seminato il terrore a Parigi, ha chiesto a Salah, in fuga da quattro giorni, di "consegnarsi alla polizia". In un'intervista alla tv belga Bfmtv, ha detto: "La cosa migliore sarebbe che si presentasse alla giustizia, in modo che si faccia luce su questa storia".
Salah, che per ora è "presunto innocente", era uno che rispettava i suoi obblighi, pregava, non beveva, ogni tanto andava in moschea, si vestiva normalmente", ha aggiunto, ricordando che il fratello è un "duro", ma "non necessariamente violento".
Parlando da Molenbeek, il comune di Bruxelles dal quale sono partiti molti jihadisti, Mohammed Abdeslam ha poi detto di non sapere che il fratello era stato in Siria e ha concluso: "La nostra famiglia è triste per non aver potuto fare niente per impedire la radicalizzazione" di Salah e di Ibrahim, che venerdì scorso si è fatto saltare in aria.