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Russia, Putin revoca decreto su sovranità Moldavia

L'intervento di Mosca non riguarda solo il nuovo Start

(Afp)
(Afp)
22 febbraio 2023 | 16.37
LETTURA: 2 minuti

Non solo il nuovo Start. Dopo il suo discorso di ieri, il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto che revoca l'intero provvedimento del 7 maggio del 2012 con le linee guida del Cremlino al governo sulla politica estera di Mosca. Il documento esplicitava la posizione di Mosca per l'"attuazione del Trattato sulla riduzione delle armi strategiche", che ieri Putin ha annunciato di voler sospendere, ma anche in favore di relazioni internazionali basate sul rispetto della Carta delle Nazioni Unite, del rispetto della sovranità della Moldavia con il suo impegno a operare in modo attivo per risolvere la questione della Transnistria sulla base dell'integrità territoriale della Moldova e dell'assistenza attiva per rafforzare l'Abkhazia e l'Ossezia del sud come moderni stati democratici.

Il decreto revocato da Putin precisava "come attuare in modo coerente la politica estera di Mosca, per garantire i suoi interessi nazionali sulla base dei principi del pragmatismo, dell'apertura e dell'approccio multivettoriale per formare un nuovo sistema policentrico delle relazioni internazionali", un preambolo che, di fatto, non vale più da tempo.

Fra i punti elencati dal decreto 605 del sette maggio 2012, quindi, "la ricerca dell'instaurazione dello stato di diritto nelle relazioni internazionali, sostenendo fermamente il ruolo centrale delle Nazioni Unite negli affari mondiali, i principi fondamentali della Carta delle Nazioni Unite, che richiedono lo sviluppo di relazioni amichevoli tra gli Stati sulla base dell'uguaglianza, del rispetto per la loro sovranità e integrità territoriale, il ruolo principale del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace e della sicurezza internazionali".

La Russia in quel decreto del 2012, ma non più da oggi, prevedeva anche di "promuovere attivamente la formazione dell'Abkhazia e dell'Ossezia del Sud come moderni stati democratici, il rafforzamento delle posizioni internazionali, la fornitura di una sicurezza affidabile e il ripristino socio-economico di queste repubbliche".

E anche si proponeva di "continuare a partecipare attivamente alla ricerca di modi per risolvere il problema della Transnistria sulla base del rispetto della sovranità, dell'integrità territoriale e dello status neutrale della Repubblica di Moldova nel determinare lo status speciale della Transnistria".

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