
L'avvocato di Kaili: "Detenzione complicata, deve stare con sua figlia"
Inchiesta Qatargate, le udienze in camera di consiglio previste stamani a Bruxelles, per decidere se confermare la detenzione di Eva Kaili, Pier Antonio Panzeri e Marc Tarabella sono state sospese dopo la richiesta dell'avvocato di Tarabella di ricusare il giudice istruttore Michel Claise. Lo ha detto l'avvocato di Kaili Sven Mary, a margine delle udienze.
Il giudice istruttore Claise, spiega l'avvocato, "non può più essere presente perché c'è una richiesta di ricusazione" nei suoi confronti. "Quando c'è una richiesta di ricusazione - prosegue - il giudice non può svolgere la funzione di giudice istruttore fino al momento in cui prenderà la decisione di lasciare lui stesso o meno. Se non lascia lui stesso, otto giorni dopo la sua decisione la Corte d'Appello dovrà decidere se mantenerlo come giudice istruttore".
"Sulla base degli elementi che sono contenuti nella richiesta di ricusazione presentata dall'avvocato, cioè se questi elementi sono giusti o no, non ho altre informazioni - continua - dovrà decidere lui stesso se rimanere se rimanere giudice in questo dossier o no. E se decide di rimanere, è molto semplice: presumo che l'avvocato farà ricorso contro questa decisione e sarà la Corte d'Appello a dover decidere".
"Siamo davanti a una detenzione difficile: una mamma che ha sua figlia che deve essere cresciuta dal nonno....non credo che sia adatto alla bambina e non penso neppure che sia il posto della signora Kaili, la prigione di Haren. Il suo posto è stare a casa con la bambina". Lo dice l'avvocato dell'ex vicepresidente del Parlamento Europeo Eva Kaili, Sven Mary, a margine delle udienze di stamani al Palais de Justice di Bruxelles.