Il presidente russo in Cina: "Non accetteremo, però, ultimatum". Zelensky: "Russia avanza, ma situazione stabilizzata"
Vladimir Putin ha discusso con Xi Jinping della proposta di una tregua olimpica in Ucraina in occasione dei Giochi di Parigi. Lo ha reso noto lo stesso presidente russo rispondendo al giornalista della Tass che, durante la conferenza stampa ad Harbin, gli ha chiesto se la proposta di Emmanuel Macron sia stata discussa durante i suoi colloqui con il presidente cinese. "Sì, Xi Jinping me ne ha parlato, abbiamo discusso della questione, l'abbiamo affrontata", ha detto Putin senza fornire altri dettagli. Durante i colloqui con Macron a inizio mese a Parigi, Xi ha detto che Pechino sostiene l'idea di una tregua olimpica in Ucraina.
I due hanno discusso anche dell'invito, rivolto a Pechino, a partecipare a un vertice ospitato dalla Svizzera sulla soluzione della questione ucraina, previsto a metà giugno. L'obiettivo dell'incontro, ha detto, è "riunire quanti più Paesi possibile, per poter poi dire che è stata presa una decisione, presentandola alla Russia come un ultimatum. Questo non accadrà". Per quanto riguarda l'assenza della Russia dalla conferenza, "non siamo stati invitati", ha aggiunto il presidente. "Inoltre, dicono che non ci vedono come partecipanti. Beh, se è cosi, va bene".
La Russia non si è mai rifiutata di negoziare con l'Ucraina, ma ora è necessario capire di chi si può fidare nel dialogo per porre fine alla guerra. Putin ha affermato che Mosca "non ha mai rifiutato di negoziare", sostenendo che sarebbero stati i politici ucraini che "si sono ritirati dal processo di negoziazione", non appena le truppe russe sono state ritirate da Kiev. "Siamo stati ingannati ancora una volta", ha asserito Putin. "Ora dobbiamo capire con chi dovremmo avere a che fare e come. Di chi e in che misura possiamo fidarci. E, naturalmente, stiamo analizzando tutto ciò che sta accadendo".
Putin ha affermato che, quando le truppe russe erano vicine a Kiev, i partner occidentali hanno insistito affinché si ritirassero: "Nessun documento può essere firmato, se la parte opposta ti punta una pistola alla tempia", avrebbero sostenuto.
La spesa per la difesa della Federazione Russa, ha detto il presidente russo Putin, "non è così elevata; è assolutamente normale". Alcuni esperti ritengono che possa addirittura essere aumentata: "La capacità di bilancio lo rende possibile", ha risposto il presidente. La Russia spenderà nella difesa circa il 6% del Pil nel 2024, secondo il Carnegie Endowment for International Peace.
La guerra da una settimana ruota attorno all'attacco russo nella regione di Kharkiv. L'obiettivo di Mosca, ha ribadito Putin, è la creazione di una zona cuscinetto che impedisca a Kiev di colpire territori russi. Le operazioni "sono una risposta ai bombardamenti delle aree di confine, compresa Belgorod, dove vengono uccisi civili. Per questo motivo, se le cose continuano in questo modo, siamo costretti a creare una zona di sicurezza. A oggi non abbiamo piani che riguardino Kharkiv".
Le truppe russe sono avanzate per 10 km nella regione ucraina di Kharkiv, ma la situazione si è "stabilizzata", aveva detto in precedenza il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, citato da Rbc-Ucraina. “Oggi, le nostre forze di difesa hanno fermato i russi dove si trovano ora. Il punto più profondo della loro avanzata è di 10 km”, ha detto Zelensky ai giornalisti.
La Russia risponderà allo stesso modo a qualsiasi ambiguo comportamento nucleare da parte dell'Occidente. Lo ha detto alla Tass Sergei Ryabkov, viceministro degli Esteri russo. "La Russia metterà da parte il tema delle 'linee rosse' e risponderà all'Occidente in modo speculare", ha quindi precisato Ryabkov in un'intervista all'agenzia di stampa statale russa.
Secondo Ryabkov, l’Occidente ha adottato una posizione di incertezza strategica e ambiguità nei confronti della Russia, cercando di rendere difficile per Mosca prevedere come reagirà la Nato in varie situazioni, anche con le armi nucleari.