La decisione dell'Amministrazione Biden in segno di protesta per le violazioni dei diritti umani
L'Amministrazione Biden non invierà alcun rappresentante diplomatico alle Olimpiadi invernali del 2022 che si terranno a Pechino in segno di protesta per le violazioni dei diritti umani da parte della Cona nello Xinjiang. Lo ha annunciato la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki spiegando che il boicottaggio dell'evento invia un "messaggio chiaro", ovvero che le violazioni dei diritti umani in Cina non possono ''avvenire come al solito'', non possono essere tollerate.
"L'Amministrazione Biden non invierà alcuna rappresentanza diplomatica o ufficiale alle Olimpiadi invernali e alle Paralimpiadi di Pechino 2022, dato il genocidio in corso e i crimini contro l'umanità commessi dalla Repubblica popolare cinese nello Xinjiang", ha affermato Psaki. Il team Usa, ha comunque aggiunto, ha il "pieno supporto" dell'Amministrazione Biden, ma non "parteciperà al gioco". Il boicottaggio diplomatico dei giochi non significa che "questa è la fine delle preoccupazioni che solleveremo sulle violazioni dei diritti umani", ha aggiunto. La Casa Bianca ha informato i suoi alleati della decisione degli Stati Uniti e "ovviamente lasceremo loro il compito di prendere le proprie decisioni". Psaki ha quindi affermato che la Casa Bianca non ha ritenuto "giusto" o equo penalizzare gli atleti statunitensi promuovendo un intero boicottaggio statunitense delle Olimpiadi.