Al momento dell'incidente molte persone erano in fila per fare benzina sul posto perché volevano andare in Armenia per fuggire dagli azeri
Sono almeno 125 le persone rimaste uccise e centinaia i feriti nell'esplosione di un impianto di stoccaggio del gas vicino Stepanakert, nel Nagorno-Karabakh. I corpi delle vittime sono stati trasportati in Armenia. Lo ha annunciato il ministro della Sanità armeno Anahit Avanesyan in un briefing presso il centro umanitario del governo.
"Oggi abbiamo trasportato dal Nagorno-Karabakh i resti di 125 corpi delle persone uccise nell'esplosione. Sono stati consegnati all'unità competente del centro di medicina legale, dove saranno identificati. Renderemo pubblici i dati”, ha aggiunto il ministro.
Secondo quanto riportato da diverse fonti, al momento dell'esplosione - avvenuta nel sobborgo di Aykazov - vicino al serbatoio si trovavano molte persone in fila per fare benzina per lasciare la regione contesa, nel Caucaso meridionale, e andare in Armenia e fuggire dagli azeri.
Sono 13.350 gli sfollati in fuga dalla regione del Nagorno karabakh che hanno raggiunto il territorio armeno. Ad aggiornare le cifre è il governo di Erevan, impegnato nelle operazioni di registrazione delle persone in arrivo. Il governo - assicurano le autorità - fornirà un alloggio a tutti coloro che non hanno un posto dove vivere.