Le parole del ministro degli Esteri dopo il decesso del dissidente
"Il Governo sarà sempre a fianco di chi lotta per la democrazia, per la libertà di pensiero e per i diritti inalienabili di ogni essere umano. Sono molto colpito dalla morte di Alexey Navalny dopo anni di persecuzione in prigione, ci stringiamo alla sua famiglia e al popolo russo". Lo scrive su X il ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Tante le voci che si alzano dall'Italia dopo il decesso dell'oppositore di Vladimir Putin. La morte di Alexey Navalny "in una prigione russa fa rabbrividire. Onore al più coerente oppositore del regime di Vladimir Putin. Il suo coraggio nella lotta per la libertà resta un esempio per tutti", dice via social il commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni.
"È morto un eroe della libertà, che con il coraggio e la coerenza ha tenuto alto il valore della dignità della persona, dei suoi diritti inalienabili, anche nel più duro carcere della Siberia. Un monito per noi. Un esempio per tutti!", le parole del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.
"Sgomento di fronte alla morte di Aleksej Navalny. In carcere per mano del regime di Putin. Ma non riusciranno a spegnere la sua testimonianza per la libertà e la democrazia", scrive su 'X' il presidente del Copasir e deputato dem Lorenzo Guerini.
"Aleksej Navalny era il leader coraggioso dell’opposizione russa. La sua morte è una ferita alla libertà di tutto il mondo e la responsabilità di questa tragedia è tutta del governo di Mosca. Un pensiero commosso alla famiglia di Navalny", il post di Matteo Renzi.
E' "necessario che la comunità internazionale si mobiliti per chiedere chiarezza sulle ragioni della morte" di Navalny, dice all'Adnkronos l'eurodeputata del Pd Alessandra Moretti (gruppo S&D), che siede nella commissione Afet (Affari Esteri). "Conosciuto per la sua lotta alla corruzione e alle violazioni dei diritti umani da parte del Cremlino, Navalny era da oltre un decennio la principale figura dell'opposizione nel Paese", ricorda Moretti.
"Essere oppositore di un regime autoritario e morire in una cella di punizione in una colonia penale. Succede questo nella Russia di Vladimir Putin. La comunità internazionale non spenga il sogno di libertà e democrazia di Alexey Navalny", dice l'eurodeputato di Renew Europe Sandro Gozi.