Il presidente ucraino in attesa di una risposta di Mosca alle "proposte offerte" da Kiev per evacuare la popolazione
A Mariupol ci sono 120mila civili intrappolati perché le autorità russe impediscono loro di lasciare la città. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, spiegando di essere in attesa di una risposta di Mosca alle ''proposte offerte'' da Kiev per evacuare i civili.
secondo quanto ha scritto il ministero degli Esteri ucraino su Twitter, "centinaia di civili, bambini, difensori ucraini feriti sono bloccati nei rifugi delle fabbriche. Non hanno quasi più cibo, acqua, medicine. Azovstal è costantemente bombardato dalla Russia nonostante il fatto che un gran numero di civili si nasconda lì. Gli ucraini non si fidano delle truppe russe, hanno paura della deportazione, dell'omicidio. Abbiamo bisogno di un corridoio umanitario urgente dallo stabilimento di Azovstal con garanzie di sicurezza umana". "La Russia è responsabile dei suoi crimini di guerra - scrive il ministero ucraino - Le sue autorità sanno che i civili vengono uccisi. La Russia ha rovinato Mariupol. Gli invasori hanno ucciso e torturato migliaia di civili. Si comportano come terroristi. La Russia deve fermare i suoi crimini di guerra, affrontare conseguenze, serve inasprire le sanzioni, ulteriore isolamento".
Il sindaco di Mariupol, Vadym Boichenko, ha spiegato in conferenza stampa sono duecento persone che aspettano di lasciare la città portuale, ma nessun autobus è ancora arrivato oggi. Ieri sono invece state 80 le persone sono riuscite a partire. Sui civili presenti nell'acciaieria Azovstal, il sindaco parla di stime difficili da fare e riferisce di 300, mille persone presenti. Oggi, in ogni caso, non è possibile portare via i civili dall'impianto.