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Litvak: "Tra Israele e Iran crisi rischia di finire fuori controllo"

L'esperto dell'Università di Tel Aviv teme una rappresaglia di Teheran e che Israele possa intensificare la battaglia contro Hezbollah per ridurre i rischi al nord

L'ambasciata iraniana a Damasco
L'ambasciata iraniana a Damasco
02 aprile 2024 | 16.59
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Né Israele, né l'Iran vogliono un conflitto diretto. Ma ''potrebbe esserci una escalation'', un momento ''in cui una parte colpisce più duramente dell'altra'' con il risultato che venga ''perso il controllo della situazione''. Lo ha spiegato ad Adnkronos Meir Litvak, docente di Storia del Medio Oriente ed esperto di Iran all'università di Tel Aviv. Ma se questo scenario rientra in quello della possibilità, ciò che ''è quasi certo'' è che ''l'Iran tenterà di reagire'' agli attacchi israeliani. ''C'è una grande probabilità di ritorsioni iraniane'', ritiene Litvak, mentre dalla parte di Israele quello che si aspetta è che ''è possibile che ci sia il desiderio di intensificare la battaglia contro Hezbollah''. E questo ''perché l’attuale guerra di logoramento che si svolge al confine settentrionale avvantaggia Hezbollah e il costo per Israele è alto''.

Ma ci sono delle linee rosse che non verranno superate, ovvero ''Israele non attaccherà il territorio iraniano a meno che l'Iran non sferri un attacco importante contro Israele dal suo territorio'', precisa l'analista. ''Israele non attaccherà gli impianti nucleari iraniani senza il via libera degli Stati Uniti'', aggiunge. E ancora: ''Israele non attaccherà obiettivi civili in Iran a caso, a differenza di Hezbollah che mira a obiettivi civili israeliani''. In ogni caso ''sia Israele sia l’Iran negli ultimi mesi sono stati impegnati in un conflitto controllato. L’Iran ha utilizzato Hezbollah per sferrare attacchi contro Israele e Israele ha cercato per sette anni di bloccare le spedizioni di armi dall’Iran a Hezbollah attraverso la Siria. Le due parti sono state attente a non trasformare il conflitto in una guerra su vasta scala'', ha sottolineato.

Sulla possibilità di una rappresaglia iraniana per l'attacco subito, Litvak ricorda che ''in passato abbiamo assistito a diverse azioni intraprese dall'Iran. L'attacco alle ambasciate israeliane, a Nuova Delhi e in Asia centrale. L'attacco alle istituzioni ebraiche, con due attentati di grande successo in Argentina che hanno ucciso decine di persone. Attacchi ai turisti israeliani, come quello in Bulgaria. Un tentativo di assassinare una figura di spicco israeliana. Un tentativo di attacco ad un porto israeliano che ha ucciso decine di persone''.

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