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Libia, Di Maio vede Bashagha

Incontro con il ministro dell’Interno del governo di accordo nazionale: "Appello a rispetto tregua e percorso Berlino"

(FOTOGRAMMA)
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03 febbraio 2020 | 18.57
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Il ministro degli Luigi Di Maio ha ricevuto alla Farnesina il ministro dell’Interno del governo di accordo nazionale della Libia, Fathi Bashaga. Il cordiale e articolato incontro, durato un’ora e mezza, si legge in una nota della Farnesina, ha costituito l’occasione per confermare il sostegno del Governo italiano al Gna libico riconosciuti dall’Onu.

Di Maio ha assicurato il massimo impegno dell’Italia per una soluzione politica della crisi libica, a partire dalla piena attuazione degli esiti della Conferenza di Berlino. "Ribadiamo il nostro appello affinché la tregua venga effettivamente rispettata e le parti si impegnino lungo il percorso politico tracciato a Berlino" ha affermato il ministro, che ha aggiunto: "L'’Italia parteciperà alla prima riunione ministeriale dell’International Follow-up Committee a Monaco di Baviera ed è pronta a fare la sua parte e ospitare la successiva riunione a livello tecnico".

Secondo quanto si legge in una nota, il titolare della Farnesina ha poi sottolineato l’importanza di un forte impegno delle autorità libiche nel contrasto ai trafficanti di essere umani. Per quanto attiene al memorandum d'intesa bilaterale in materia migratoria del 2017, Di Maio ha anticipato che sarà presto sottoposta alla parte libica una serie di emendamenti al fine di migliorare i contenuti dell’accordo, con particolare riguardo al rispetto dei diritti di migranti e richiedenti asilo, ivi incluso il necessario sostegno alle attività di Unhcr.

"L’Italia continua a lavorare per trovare una soluzione politica alla crisi libica" scrive in un post su Facebook Di Maio, che con Bashagha ha detto di "aver parlato a lungo e gli ho ribadito tutto il sostegno italiano".

"La strada da seguire è il rispetto dell’embargo sulle armi, che deve essere categorico, per un cessate il fuoco permanente. E l’Ue deve dare il proprio contributo, parlando con una sola voce, affinché possa prevalere la diplomazia - ribadisce il titolare della Farnesina - Bisogna mettere la parola fine ad ogni azione militare in Libia. Bisogna fermare le interferenze esterne. Mettere in sicurezza la Libia significa mettere in sicurezza anche l’Italia".

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