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Italia-Usa: Kerry, rapporti mai stati così forti

Italia-Usa: Kerry, rapporti mai stati così forti
17 ottobre 2015 | 19.58
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I rapporti tra Italia e Stati Uniti d'America "non ‎sono mai stati così forti". A dirlo è stato il segretario di Stato Usa John Kerry durante il suo intervento all'Expo di Milano. "Lavoreremo insieme - ha detto il segretario - perché tutti possano vivere in sicurezza, fisica, economica e globale. So che tutti lavoreremo insieme per portarla avanti".‎ Poco prima anche il ministro degli Esteri italiano, Paolo Gentiloni, aveva sottolineato quanto i rapporti tra Italia e Stati Uniti d'America siano saldi: "Le relazioni transatlantiche - ha sottolineato il ministro - sono una priorità storica e oggi, in questi momenti, ancora più forti".

Giunto all'Expo in occasione di una visita al padiglione statunitense, Kerry ha voluto ringraziare per l'ospitalità ricevuta pronunciando alcune parole in italiano: "Vorrei incominciare congratulandomi con il governo italiano e con gli italiani per aver accolto una stupenda Expo" che ha acceso i riflettori "sulla sicurezza alimentare", ha detto. "L'Esposizione è stupenda" e, sottolineando il clamore suscitato negli States dal record raggiunto lo scorso giugno proprio all'Expo, della pizza più lunga al mondo, ha esclamato: "Due chilometri, che meraviglia!".

Tornando ad esprimersi in inglese, Kerry ha quindi evidenziato la partecipazione del padiglione statunitense con gli oltre 5 milioni di visitatori raggiunti nel semestre e il record registrato la scorsa settimana con oltre 65mila visitatori in un solo giorno. Poi, ha toccato i temi dell'emergenza migranti e dei cambiamenti climatici: "L'Europa - ha detto - è nel mezzo di una terribile crisi di rifugiati, il mondo deve affrontare questo" tema, ma questi "rifugiati non saranno‎ niente in confronto con le grandi migrazioni di massa causate dai cambiamenti climatici". Per evitare le grandi migrazioni legate al clima, Kerry ha spiegato che in futuro bisognerà "aumentare la produttività in modo sostenibile; adottare sistemi adatti all'impatto climatico e ridurre l'emissione dei gas serra da fonti agricole".

L'intervento del Segretario di Stato Usa si è quindi concluso con una serie di obiettivi per garantire la sicurezza alimentare da qui al 2050, quando la popolazione sarà di nove miliardi di persone: produrre più cibo in modo sostenibile, fermare gli sprechi alimentari e combattere i cambiamenti climatici che rappresentano una minaccia anche per la sicurezza alimentare. "Una persona su nove - ha detto - si sveglia con la fame o va a letto con lo stomaco vuoto; migliaia di bambini muoiono di fame e la popolazione aumenta vertiginosamente". In futuro "tutte queste persone avranno bisogno di cibo sano" e il mondo dovrà "aumentare del 60% la produzione per poter alimentare" la popolazione nei prossimi decenni.

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