I dati scioccanti dello stato di Uttarakhand suscitano sospetti di aborti selettivi in base al sesso. Il governo avvia un'indagine
(di Arianna Menotti)
Quando all'inizio di questa settimana sono emerse notizie secondo cui negli ultimi tre mesi nessuna bambina è nata in 132 villaggi del piccolo stato himalayano di Uttarakhand, nel nord dell’India, il campanello d’allarme è suonato forte e chiaro. Al punto che le autorità hanno deciso di avviare un'indagine sulla questione. Il timore è che, in un paese in cui le bambine sono considerate un peso per la società, si sia fatto un ricorso spropositato all’aborto selettivo di massa a scapito delle femmine.
I "villaggi senza bambine" sono stati segnalati nella suddivisione dell'Uttarkashi, dove vivono circa 400.000 persone. Secondo i rapporti, tra aprile e giugno in 132 villaggi del distretto sono nati 216 maschi e nessuna femmina. Tuttavia, i funzionari hanno riscontrato che 180 ragazze e nessun ragazzo è nato nello stesso periodo in 129 villaggi diversi. E per completare il quadro misto, 88 ragazze e 78 ragazzi sono nati in altri 166.
Complessivamente, in tre mesi, sono state registrate 961 bambini nati vivi a Uttarkashi: 479 erano ragazze, mentre 468 erano ragazzi. I funzionari affermano che i media potrebbero aver avuto i dati dagli operatori sanitari volontari che hanno il compito di registrare le gravidanze e le nascite. "Credo che i resoconti dei media sui villaggi senza ragazze sono stati male interpretati. Abbiamo comunque ordinato un'indagine", ha detto Ashish Chauhan, un funzionario del distretto, spiegando di aver "identificato le aree in cui il numero di parti femminili è pari a zero o a numeri a una cifra. Stiamo monitorando queste zone per scoprire cosa stia accadendo".
L’inchiesta coinvolgerà tutti gli ospedali. In campo ci sarà una task force di 25 investigatori. "Una squadra di funzionari esaminerà la questione per vedere se vi sono stati aborti selettivi o forzati" ha detto ad Al Jazeera Rekha Arya, la ministra per le donne e il bambini dello Stato. "Di 132 villaggi ce ne sono 82 che mostrano un livello più alto di parti. Quindi cominceremo da quelli", ha spiegato Chauhan.
Convinta che si sia "fatto ricorso alla selezione delle nascite" l’attivista e docente universitaria Nivedita Menon. "Una cosa del genere non si è mai sentita, nessuna bambina in tre mesi in così tanti villaggi", ha detto. Prabhat Kumar di Save The Children ricorda che "il feticidio è largamente diffuso in India". "Non può essere una coincidenza che non una bambina femmina sia nata in 132 villaggi", ha affermato.
L'India ha vietato l'aborto selettivo di feti femminili nel 1994, ma la pratica rimane all'ordine del giorno. Uno studio del 2011 della rivista medica britannica The Lancet ha scoperto che fino a 12 milioni di feti femminili sono stati abortiti in India nei tre decenni precedenti. Mentre l'ultimo censimento della popolazione, condotto nel 2011, ha rilevato che c'erano solo 943 femmine ogni 1.000 maschi. Un numero che è sceso a 896 nel 2017. Tra una settimana, si saprà di più sulle cosiddette "bambine scomparse" di Uttarakhand.