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Guerra Ucraina, nuove sanzioni Ue contro Russia: ecco quali

Von der Leyen: "Carbone, banche, trasporti e tecnologia, bloccato export per 10 miliardi"

(Afp)
(Afp)
05 aprile 2022 | 10.49
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Il nuovo pacchetto di sanzioni dell’Ue contro la Russia comprenderà "divieti mirati di esportazione del valore di 10 miliardi di euro, in campi in cui la Russia è vulnerabile. Questo include per esempio computer quantici e semiconduttori avanzati, ma anche macchinari sensibili e equipaggiamenti per i trasporti. Così continueremo a degradare la base tecnologica ed industriale della Russia". Lo dice la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. Il pacchetto prevede anche "specifici divieti di importazione, del valore di 5,5 miliardi di euro, per tagliare il flusso di denaro che finisce alla Russia e ai suoi oligarchi, su prodotti che vanno dal legno al cemento, dai frutti di mare ai liquori. Nel fare questo, chiudiamo anche le falle" nel sistema sanzionatorio "tra la Russia e la Bielorussia".

L’Ue, nell’ambito del nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia per la guerra in Ucraina, imporrà "un bando alle importazioni di carbone" da Mosca, "del valore di 4 mld di euro l’anno", dice. Questa misurerà "taglierà un’altra importante fonte di ricavi per la Russia".

Il pacchetto proposto dalla Commissione comprende anche, oltre a un divieto di import di carbone dalla Russia e ad ulteriori bandi sull’import/export di diverse categorie di merci, un "completo divieto di transazioni su 4 banche russe chiave", tra cui Vtb, che pesano per il 23% del settore del credito in Russia.

Viene proposto anche di vietare alle navi russe o gestite da russi di accedere ai porti dell’Ue, con alcune eccezioni come "prodotti alimentari ed agricoli, aiuti umanitari ed energia". Sul tavolo poi un bando contro i trasportatori russi e bielorussi via terra, che "limiterà drasticamente le opzioni dell’industria russa di ottenere merci chiave".

Vengono delineate anche misure "estremamente mirate", come il divieto per le società russe di partecipare ad appalti nell’Ue e un’esclusione di ogni sostegno finanziario, "europeo o nazionale", per enti pubblici russi. La lista degli individui sanzionati verrà infine allungata. La Commissione lavora a "misure ulteriori", che riguardino "il petrolio" russo e "riflette" su idee proposte dagli Stati membri, come "tasse" e "specifici canali di pagamento, come un deposito a garanzia".

Davanti alle azioni della Russia in Ucraina "dobbiamo dare prova di unità senza falle". I 27 sono pronti ad adottare misure che "restringano le esportazioni e le importazioni" verso e dalla Russia, "allunghino la lista delle persone e delle società colpite" e c'è "la volontà di includere anche l'energia, in proporzioni e secondo un calendario da definire", afferma dal canto suo il ministro dell'Economia francese Bruno Le Maire, in conferenza stampa a Lussemburgo al termine dell'Ecofin. "Siamo determinati - aggiunge Le Maire - a rafforzare le sanzioni contro la Russia. E c'è un consenso tra i 27 per farlo. Sono sanzioni efficaci, danno risultati e sono le più importanti che l'Ue abbia adottato contro uno Stato. Il rublo ha perso molto del suo valore e la Russia è in recessione. Tutto questo ha un impatto, il sistema finanziario russo è disorganizzato: le sanzioni sono efficaci". "I 27 hanno posizioni che non sono per forza identiche sul perimetro e sul calendario delle sanzioni. Il presidente della Repubblica ha espresso molto chiaramente la disponibilità della Francia a includere il carbone e il petrolio in queste nuove sanzioni. Ma il principio base è l'unità dei 27. Le discussioni avranno luogo nelle prossime ore, sulla base delle proposte della Commissione", conclude Le Maire.

Le Maire ha infine aperto all'idea di istituire un fondo comunitario che consenta di attenuare l'impatto delle sanzioni Ue contro la Russia per le imprese e i territori più colpiti, sul modello di quanto era stato fatto per la Brexit, ma più in grande. L'istituzione di un fondo simile, che consentirebbe di evitare divisioni all'interno dell'Ue provocate dall'impatto ineguale delle sanzioni approvate per indebolire lo sforzo bellico della Russia in Ucraina, è stata caldeggiata dall'eurodeputato di Renew Europe Sandro Gozi. "L'idea non è stata affrontata direttamente stamani - risponde Le Maire, in conferenza stampa a Lussemburgo - ma siamo pronti a esaminare tutte le proposte che possono essere fatte dal Parlamento Europeo. Vediamo bene che questa guerra ha un impatto molto differenziato a seconda degli Stati membri: tutte le proposte che permettono di attenuare questo impatto e di proteggere gli Stati più esposti sono pertinenti".

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