ORE 12.09 - "La guerra ha danneggiato cinque istituti penitenziari, costretto all'angolo uomini in forze e pronti al sacrificio per la propria patria, ha tolto loro la possibilità di ricevere pacchi, di incontrare parenti. La guerra ha dimenticato i reclusi, lasciandoli in balia dell'aggressore russo. E oggi sono loro, attraverso la nostra organizzazione, a rivolgersi al presidente Zelensky perché siano rilasciati e possano mostrarsi utili per il proprio Paese, invece che restare inermi e impotenti in carceri colpite dai razzi". Andriy Didenko, coordinatore del programma del Kharkiv Human Rights Group, racconta all'Adnkronos un'altra pagina del libro della guerra. Quella delle prigioni, di 48mila detenuti rimasti dietro alle sbarre mentre il loro Paese viene dilaniato, le loro famiglie fuggono e l'eco di celle sbarrate, mentre fuori i razzi aprono crateri, si infrange solo al suono delle sirene e delle bombe esplose nemmeno troppo in lontananza.
ORE 12.03 - ''La Russia respinge categoricamente qualsiasi accusa di coinvolgimento nel massacro di civili a Bucha'', alle porte di Kiev. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov nel corso di una conferenza stampa. ''I diplomatici russi al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite continueranno a promuovere la tesi della provocazione a Bucha, si tratta di una questione troppo seria'', ha proseguito Peskov. ''I fatti e la cronologia di quanto avvenuto a Bucha non supportano la versione ucraina'', ha proseguito il portavoce del Cremlino, che ha invitato i leader internazionali a non affrettarsi a giudicare. ''I video di Bucha sono dei falsi'', ha aggiunto.
ORE 11.58 - L'Unione Europea sta valutando ulteriori sanzioni contro la Russia e proposte in tal senso verranno discusse mercoledì 6 aprile a livello di ambasciatori Ue, secondo quanto riportato dal Financial Times. Le nuove restrizioni - ha ancora reso noto - potrebbero prendere di mira le persone, ma potrebbero anche includere il divieto alle navi russe di utilizzare i porti dell'Ue. Sono possibili anche restrizioni su esportazione e forniture di fonti energetiche.
ORE 11.53 - A quanto si apprende, si terrà giovedì a Roma un incontro tra il presidente del Consiglio Mario Draghi e il primo ministro olandese Mark Rutte. Al centro dell'incontro, anche il dossier della crisi energetica legata alla guerra in Ucraina. Rutte, con cui Draghi ha avuto un bilaterale la settimana scorsa a Bruxelles, gioca un ruolo fondamentale nella partita, portata avanti dal premier italiano, sul tetto al prezzo del gas, che vede il premier olandese particolarmente scettico, anche per il ruolo che vi gioca la borsa del gas naturale che ha sede ad Amsterdam.
ORE 11.45 - La vice premier dell'Ucraina Iryna Vereshchuk ha annunciato l'apertura di un corridoio umanitario per la città assediata di Mariupol, nel sud del Paese. Lo riporta il 'Kiev Independent', spiegando che i residenti di Mariupol potranno lasciare la città in auto per dirigersi verso Zaporizhzhia.
ORE 11.30 - L'esercito russo ha raccolto un "significativo ammasso di truppe ed equipaggiamento militare" nella regione di Luhansk, in quella che sembra la preparazione per una "grande" offensiva militare. Lo ha riferito Serhiy Haidai, capo del'amministrazione militare, parlando alla tv nazionale ucraina.
ORE 11.23 - Il premier polacco chiede l'istituzione di una "commissione di inchiesta internazionale sul genocidio" commesso nelle città ucraine, tra cui Bucha. "Questi massacri sanguinosi commessi dai russi, soldati russi, meritano di essere chiamati per nome. Si tratta di genocidio, e come tale deve essere giudicato", ha dichiarato Mateusz Morawiecki parlando con la stampa. "E' per questo che proponiamo la creazione di una commissione internazionale che indaghi su questi crimini di genocidio".
ORE 11.11 - "Siamo riusciti a distruggere tutti i piani dell'occupante russo. Le loro operazioni di combattimento nella regione di Kharkiv finiscono con una sconfitta". Lo dichiara il governatore regionale di Kharkiv, Oleg Sinegubov, sul suo canale Telegram. "Qualunque sia il desiderio dei russi di dichiarare ad alta voce la vittoria, non ci sono riusciti e non ci riusciranno grazie alle nostre forze armate ucraine. Quasi ogni giorno distruggiamo i loro aerei, attrezzature e manodopera", prosegue Sinegubov, spiegando che "pertanto, non hanno altra scelta che fare pressione sulla popolazione civile". Infatti nelle ultime 24 ore, è il bilancio riferito dal governatore, "i russi hanno colpito 17 volte sui distretti di Saltivka, Pyatihatok e Dergachi. A seguito del bombardamento del distretto Slobidsky di Kharkiv, 7 persone sono rimaste uccise e 34 ferite, di cui tre bambini in gravi condizioni. In mattinata sono proseguiti i bombardamenti delle aree residenziali. Altre tre persone sono state uccise e sette ferite in un bombardamento di un settore residenziale a Dergachi".
ORE 11.04 - Ammonterebbero a 18300 le perdite fra le fila russe dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente. Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 18300 uomini, 647 carri armati, 1844 mezzi corazzati, 330 sistemi d'artiglieria, 107 lanciarazzi multipli, 54 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 147 aerei, 134 elicotteri, 1273 autoveicoli, 7 unità navali, 76 cisterne di carburante e 92 droni.
ORE 10.55 - Il direttore del Comitato investigativo russo, Alexander Bastrykin, ha ordinato l'apertura di un'indagine sul massacro di civili a Bucha, parlando di una "provocazione" dell'Ucraina. Secondo quanto si legge in una nota diffusa dal Comitato investigativo russo, infatti, le autorità di Kiev avrebbero diffuso "informazioni deliberatamente false" sulle forze armate russe a Bucha.
ORE 10.46 - "Le immagini, le testimonianze dei giornalisti arrivati a Bucha, ci dicono che è il peggiore dei crimini di guerra commessi nei primi 40 giorni del conflitto russo-ucraino. Le immagini di persone con le mani legate, con colpi di arma da fuoco sparati alla nuca - evidentemente a distanza ravvicinata - ci ricordano le peggiori immagini della pulizia etnica in Bosnia nei primi anni '90". Così il portavoce di Amnesty International Italia, Riccardo Noury, commenta all'Adnkronos l'inferno di Bucha, vicino Kiev.
ORE 10.37 - L’Ue "sostiene pienamente le indagini del procuratore della Corte Penale Internazionale sui crimini di guerra e sui crimini contro l’umanità" commessi in Ucraina. L’Ue "assiste il procuratore generale ucraino e la società civile che lavorano sulla raccolta e conservazione delle prove di crimini di guerra". Lo dichiara l’Alto Rappresentante dell’Ue Josep Borrell, dopo le notizie arrivate da Bucha, a nord-ovest di Kiev. L’Ue "condanna nei termini più forti possibili le atrocità che vengono riportate commesse dalle forze armate russe in alcune città ucraine occupate, che sono state ora liberate". Le immagini che arrivano da Bucha "mostrano il vero volto della brutale guerra di aggressione che la Russia sta conducendo contro l’Ucraina e il suo popolo. Le autorità russe sono responsabili di queste atrocità, commesse mentre avevano l’effettivo controllo dell’area".
ORE 10.30 - "È difficile dire come, dopo tutte le atrocità commesse in Ucraina, come si possa avere qualsiasi tipo di trattativa con la Russia. Ma come presidente, devo farle. Qualsiasi guerra deve finire". Ad affermarlo è il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky alla 'Cbs'.
ORE 10.25 - Il ministero degli Esteri georgiano ha condannato fermamente le uccisioni di civili nella città ucraina di Bucha, vicino a Kiev. "Siamo devastati dalle scene di brutali atrocità. Tutti coloro che sono coinvolti in questi crimini di guerra devono assumersi la responsabilità!", si legge in un tweet del ministero. Il presidente Salome Zourabichvili ha parlato di "massacro di Bucha" dicendo che si tratta di un "crimine contro l'umanità".
ORE 10.17 - Anche se le sanzioni contro la Russia per la guerra in Ucraina sono un tema "tradizionalmente trattato dai ministri degli Esteri", è "possibile" che ai ministri delle Finanze dell’Ue che si riuniscono oggi e domani a Lussemburgo per l’Eurogruppo e l’Ecofin venga fatta una "presentazione su sanzioni supplementari" contro Mosca. Lo si apprende da fonti di Bercy. Quanto al contenuto del nuovo pacchetto, "tutte le opzioni sono sul tavolo".