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ORE 10.05 - I ministri dell'Interno di Polonia e Germania hanno chiesto aiuto alla Commissione Europea per la ripartizione dei rifugiati ucraini in fuga dalla guerra e per la gestione economica dei profughi entrati nei due paesi. In una lettera inviata ai Commissari europei competenti Varsavia e Berlino ventilano la possibilità di una quota fissa di mille Euro per rifugiato accolto e chiedono all'esecutivo europeo di svolgere un ruolo più attivo nella ripartizione dei rifugiati. Le capacità di accoglienza dei due paesi non saranno sufficienti a far fronte alla crescente affluenza di persone, scrivono i ministri tedesco Nancy Faeser e il polacco Mariusz Kaminski. La Polonia ha accolto circa 2,3 milioni di persone dall'inizio dell'invasione russa, secondo quanto reso noto dalle Guardie di frontiera ieri su Twitter. La polizia tedesca ha registrato l'arrivo di 266.975 rifugiati.
ORE 9.51 - Non ci saranno corridoi umanitari oggi in Ucraina per "motivi di sicurezza". Lo ha annunciato sul suo canale Telegram la vice premier ucraina, Irina Vereshchuk, secondo cui l'intelligence di Kiev ha messo in guardia da possibili "provocazioni" russe sui percorsi dei corridoi umanitari. "Dato ciò - precisa Vereshchuk - oggi per motivi di sicurezza non saranno aperti i corridoi umanitari".
ORE 9.44 - "La Turchia è tra quei Paesi che in futuro potrebbero diventare garanti della nostra sicurezza". Lo ha dichiarato il vice capo gabinetto del presidente ucraino Zelensky, Igor Zhovkva, mentre oggi a Istanbul riprendono i colloqui di pace tra Ucraina e Russia.
ORE 9.37 - Il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato al governo, alla Banca Centrale e a Gazprom di attuare entro il 31 marzo le disposizioni che prevedono l'uso del rublo per i pagamenti delle forniture di gas ai "Paesi ostili". Lo ha riferito il Cremlino.
ORE 9.11 - L'esercito russo sta preparando nuovi attacchi missilistici contro l'Ucraina e sta rifornendo di proiettili le piattaforme di lancio del sistema missilistico Iskander situate in Bielorussia. Lo ha riferito lo Stato Maggiore di Kiev, citando l'intelligence militare ucraina. Le piattaforme di lancio sono dispiegate vicino Kalinkavichy, nel sud-est della Bielorussia.
ORE 9.06 - L'attacco missilistico di ieri sera sulla regione di Volyn è stato effettuato dalla Bielorussia. Lo ha detto il capo dell'amministrazione militare regionale di Volyn Yuri Pohulyayko, spiegando su Telegram che "il missile da crociera è stato sparato dal lato della Repubblica di Bielorussia. Ora i soccorritori stanno ancora lavorando sul sito dell'attacco". Non ci sono per il momento informazioni sulle vittime, ha aggiunto Pohulyayko, precisando che l'obiettivo dell'attacco era un deposito di petrolio.
ORE 8.37 - Il Comitato Internazionale della Croce Rossa (Cicr) ha annunciato di non essere ancora in grado di raggiungere Mariupol, la città dell'Ucraina meridionale assediata dalle forze russe. Lo ha sottolineato il portavoce del Cicr, Matt Morris, in un'intervista alla Bbc.
"Le parti devono essere i garanti e trovare un accordo per consentire un passaggio sicuro. Devono pubblicizzare il percorso e concedere molto tempo alle persone per uscire", ha detto il portavoce. "Al momento non abbiamo una squadra in grado di accedere" a Mariupol, ha aggiunto.
Il diritto internazionale umanitario, ha affermato, "richiede che le persone possano partire e che non siano costrette ad andarsene".
ORE 8.25 - Sono 143 i bambini uccisi e 216 quelli feriti dall'inizio della guerra fra Russia e Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo ha reso noto stamattina l'ufficio del procuratore generale, precisando che quasi la metà è stata colpita a Kiev.
Secondo il rapporto, 733 istituti scolastici sono stati danneggiati a causa di bombardamenti e di questi 74 sono stati completamente distrutti. "Questi dati non sono definitivi - precisa il comunicato - dal momento che non vi è alcuna possibilità di ispezionare i luoghi di bombardamento nelle aree di ostilità attive e nei territori temporaneamente occupati".