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Guerra Ucraina-Russia, "disastro Zaporizhzhia sarebbe come sei Chernobyl"

Le parole del presidente ucraino Zelensky: "Questa notte sarebbe potuta essere la fine della storia dell'Ucraina e l'Europa"

Fotogramma /Ipa
Fotogramma /Ipa
04 marzo 2022 | 11.42
LETTURA: 2 minuti

Un disastro nella centrale nucleare di Zaporizhzhia, bombardata questa notte dalla Russia in guerra con l'Ucraina, sarebbe "pari a 6 volte Chernobyl". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky affermando che "questa notte sarebbe potuta essere la fine della storia dell'Ucraina e l'Europa". "I tank russi sapevano contro che cosa stavano sparando, ed hanno mirato direttamente all'impianto", ha aggiunto.

"Scendete in piazza e dite che volete vivere", si è poi rivolto al popolo russo nel discorso con cui oggi ha attaccato duramente la Russia per l'attacco. "Le radiazioni non sanno dove sia la Russia, non conoscono i confini del vostro Paese", ha aggiunto riferendosi ai rischi di una fuoriuscita nucleare. Zelensky ha poi ribadito la richiesta che la comunità internazionale, "scioccata" dall'attacco alla centrale nucleare, imponga la no fly zone sull'Ucraina e sanzioni alla Russia, definito "uno Stato di terrorismo nucleare". Puntando in modo intenzionale i suoi tank contro l'impianto nucleare, ha detto, ha portato "il terrorismo a livelli finora sconosciuti".

"Per la prima volta nella storia dell'uomo, uno Stato terrorista ha fatto ricorso al terrorismo nucleare", aveva detto in un video messaggio questa mattina. ''Nessuno Stato, tranne la Russia, aveva mai colpito una centrale nucleare'', ha aggiunto Zelensky che ha quindi chiesto "un'azione immediata da parte dell'Europa". ''Solo un'azione immediata da parte dell'Europa può fermare le truppe russe'', ha poi scritto su Twitter.

''Le città ucraine non vedevano una simile crudeltà contro il nostro Paese dall'occupazione nazista'', ha quindi aggiunto Zelensky in un nuovo videomessaggio diffuso tramite Telegram. Zelensky ha accusato la Russia di aver colpito civili e in particolare ha confermato il bilancio dei 47 morti a Chernihiv, un bombardamento nel quale hanno perso la vita ''civili pacifici''.

KULEBA: "RUSSIA DEVE PAGARE PER I SUOI CRIMINI"

La Russia ''deve pagare per i crimini commessi contro l'Ucraina''. E il governo di Kiev ''è disposto a lavorare con chiunque sia disposto a far pagare alla Russia il conto'' per l'aggressione militare in atto. Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba lodando l'istituzione di una commissione di inchiesta indipendente del Consiglio delle Nazioni Unite per i diritti umani intervenendo a un evento online ospitato da Chatham House. ''E' difficile parlare dell'efficacia del diritto internazionale mentre i soldati russi stuprano le nostre donne'', ha aggiunto.

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