Per il presidente francese "servono nuove sanzioni, crimini di guerra a Bucha". Di Maio: "Su blocco Italia non si tirerà indietro"
Emmanuel Macron ha espresso "l'auspicio" che si possa giungere "questa settimana" al blocco completo delle importazioni di petrolio e carbone dalla Russia. Il presidente francese, intervenendo sull'emittente France Inter, ha affermato che ci sono "segnali molto chiari" che a Bucha, la cittadina attorno a Kiev che era stata occupata dalle truppe russe, siano stati commessi "crimini di guerra". "Non possiamo lasciar perdere. Dobbiamo avere delle sanzioni che dissuadano da ciò che è accaduto lì", ha detto Macron, che ha offerto all'Ucraina l'assistenza della Francia nell'indagine su quanto accaduto.
Sul blocco dell'import al gas e al petrolio dalla Russia "l'Italia non si tirerà indietro", ha detto Luigi Di Maio, sottolineando che il nostro Paese "non ha mai posto alcun tipo di veto sui pacchetti di sanzioni e non porremo alcun veto". Per il ministro degli Esteri, che si trova a Zagabria per la Trilaterale dell'Alto Adriatico, "i fatti atroci e tragici di Bucha dimostrano che non solo la guerra non è finita, ma che l'intensità e le atrocità di questa guerra continuano ad aumentare".
Secondo le notizie che giungono dall'Ucraina, a Bucha vi sono stati "410 civili morti e bambini usati come scudi umani", ha proseguito il ministro. L'Italia, con i suoi partner, continuerà a fornire alla Corte penale internazionale "tutte le prove che servono per dimostrare fino alla fine e a trovare tutti i responsabili di questi crimini di guerra", ha aggiunto il ministro.