I roghi hanno provocato la morte di tre persone e causato l'evacauzione di migliaia di turisti da Rodi e Corfù
Sembra attenuarsi l'emergenza incendi in Grecia, dove da oltre una settimana diversi roghi hanno provocato la morte di tre persone, causato l'evacauzione di migliaia di turisti e bruciato ampie parti di Rodi, Corfù e Evia (Eubea). Proprio su quest'ultima isola la situazione resta ancora complicata, segnala il sito web di Kathimerini, indicando che i vigili del fuoco restano al lavoro per contenere le fiamme.
Sempre sull'isola di Evia ieri sono morti i piloti del canadair che, mentre era impegnato a trasportare acqua per domare gli incendi, si è schiantato contro una collina. Anche un allevatore di 41 anni, scomparso da domenica, è stato ritrovato bruciato in una baracca in una zona sperduta.
"Gli incendi in tutta la Grecia si sono attenuati, ma i vigili del fuoco stanno ancora operando in diversi punti", ha dichiarato un dirigente dei vigili del fuoco. Ieri intanto circa 3mila vacanzieri hanno lasciato Rodi e fatto ritorno a casa, mentre diversi tour operator hanno annullato i prossimi viaggi verso l'isola.
Nuovi incendi stanno colpendo le isole greche di Rodi e Corfù costringendo all'evacuazione in nove aree. Si tratta della ''più grande evacuazione" nella storia greca, hanno avvertito le autorità della protezione civile parlando del "rischio estremo" di incendi sull'isola di Creta. Sono circa 2.500 le persone che sono già state evacuate da Corfù a causa degli incendi, mentre 20mila turisti hanno lasciato l'isola di Rodi per i roghi.