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Francia, ancora scontri. Appello della nonna di Nahel: "Fermatevi"

Lunedì Macron vede i presidenti delle Camere, martedì i sindaci dei centri più colpiti. Tra sabato e domenica oltre 700 arresti. Auto in fiamme lanciata contro la casa di un sindaco

Francia, ancora scontri. Appello della nonna di Nahel:
02 luglio 2023 | 07.58
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Altri 719 arresti in Francia questa notte, la quinta di violente proteste dopo l'uccisione da parte della polizia del 17enne Nahel a Nanterre. Parigi, Marsiglia e Lione sono state tra le città più colpite con disordini, saccheggi e danni alle proprietà. Tuttavia, il ministro dell'Interno Gérald Darmanin ha dichiarato domenica che la notte di sabato è stata più tranquilla grazie all'"azione determinata" delle forze dell'ordine. E oggi, per il terzo giorno consecutivo, Darmanin ha annunciato la mobilitazione di 45mila poliziotti e gendarmi per far fronte ai disordini. Il ministro ha ribadito la necessità di fermezza e di effettuare gli arresti il più rapidamente possibile.

Appello alla calma della nonna di Nahel

"Voglio che finisca, ovunque": la nonna di Nahel, il ragazzo ucciso da un poliziotto durante un controllo stradale a Nanterre che ha innescato la rivolta, reagisce alle violenze in corso in Francia e lancia un appello alla calma. "Io dico a quelli che stanno facendo danni, fermatevi! Non rompete le scuole e gli autobus. Sono le mamme che prendono gli autobus!. Che non rompano le vetrine, gli autobus, le scuole. Vogliamo far calmare le cose. Non Vogliamo che facciano danni. Che se ne stia tranquilla, quella gente!", dice ancora la donna. "Sono stanca", confida poi. "E' finita, mia figlia non ha più una vita".

La nonna di Nahel assicura di avercela solo con il poliziotto che ha ucciso suo nipote, ma non con gli altri agenti. "Meno male che ci sono", afferma la donna. "Ho fiducia nella giustizia", assicura poi. E su chi compie violenze in nome di Nahel: "Lo usano come pretesto", afferma. E mentre sale a vista d'occhio la somma raccolta in donazioni a favore dell'agente che ha ucciso il 17enne (finora sono stati raccolti 610mila euro), la nonna di Nahel ammette: "Mi si spezza il cuore. Ma sarà punito come chiunque. Ho fiducia nella giustizia", ribadisce. Esiste una raccolta di donazioni anche a favore della famiglia del ragazzo ma al momento la somma raccolta sarebbe di circa 80mila Euro.

Attaccata la notte scorsa la casa del sindaco di Haÿ-les-Roses, ferita la moglie

Vincent Jeanbrun, sindaco di Haÿ-les-Roses, nel Val-de-Marne, e portavoce dei Républicains, ha denunciato su Twitter l'attacco sferrato la notte scorsa contro la sua abitazione, dove si trovavano la moglie e i figli, e dove un gruppo di rivoltosi, dopo aver sfondato il cancello di ingresso a bordo di un'auto, ha incendiato il veicolo con l'intento, secondo persone vicine a Jeanbrun, di dare fuoco alla casa. "Mia moglie e i miei figli in stato di shock e feriti", ha scritto nel post alle due del mattino, poi ritirato.

L'uomo si trovava in municipio, la cui sede era protetta da filo spinato e altre barriere a seguito dei numerosi attacchi subiti le notti precedenti. Di guardia all'edificio la polizia nazionale e quella municipale. Un gruppo di individui si è però riunito davanti all'abitazione del sindaco, che non era protetta dalle forze dell'ordine e dove si trovavano la moglie e i figli piccoli. Anche l'auto di famiglia è stata data alle fiamme. Gli assalitori sono fuggiti per l'arrivo dei vigili del fuoco e della polizia.

La moglie di Jambrun si sarebbe ferita nella fuga precipitosa assieme ai due bambini, mentre gli assalitori la inseguivano: "Viene operata oggi e ha scoperto che non potrà camminare per tre mesi", ha fatto sapere il sindaco. Ferito anche uno dei due piccoli. Secondo quanto appreso da Bfmtv un'inchiesta per tentato omicidio è stata aperta questa mattina dalla procura di Créteil.

Mobilitazione dei sindaci: domani alle 12 tutti davanti ai municipi

E dopo l'attacco all'abitazione del sindaco di L'Haÿ-les-Roses, sindaci e cittadini di Francia sono invitati a riunirsi domani alle 12 davanti a tutti i municipi della Francia. Ad annunciarlo è stato il presidente dell'Associazione dei sindaci di Francia (Amf).

"L'Amf ha deciso di invitare i funzionari eletti e la popolazione a mobilitarsi, non ci arrendiamo e pertanto domani alle 12.00 abbiamo deciso con tutti i sindaci di Francia di convocare una manifestazione nelle piazze davanti ai municipi, dove suoneremo le sirene e continueremo il nostro lavoro quotidiano affinché ritorni l'ordine ”, ha dichiarato David Lisnard, su TF1.

A Nîmes aperto il fuoco contro un agente

Un'inchiesta per tentato omicidio di soggetto titolare di pubblica autorità è stata avviata dopo che nella notte tra venerdì e sabato a Nîmes è stato aperto il fuoco contro un agente di polizia che si è salvato grazie al suo giubbotto antiproiettile. A riferire l'episodio è stata oggi la procuratrice della Repubblica, Cecile Gensac, che ha aperto l'inchiesta. "Il fatto che indossasse il giubbotto ha permesso all'agente di non rimanere gravemente ferito", ha dichiarato. Una radiografia ha confermato la presenza di un proiettile all'interno del giubbotto.

La protesta raggiunge la Svizzera

Almeno sette persone sono state arrestate a Losanna, in Svizzera, negli incidenti legati alle proteste scatenate in Francia. Più di un centinaio di giovani si è radunato ieri sera nel centro di Losanna, ed ha attaccato diversi negozi, riporta il portale Swiss Info. Tra i fermati ci sono sei minorenni. Tutti sono stati trasferiti in Questura e la Polizia Giudiziaria ha aperto un'inchiesta sotto la supervisione della Procura.

Tra i danni segnalati, le vetrine infrante nel quartiere Flon, la porta di un grande magazzino danneggiata. Sul luogo dei disordini, per riportare la calma e disperdere i giovani incappucciati, sono stati inviati 50 agenti. I manifestanti hanno lanciato contro di loro oggetti e persino una molotov. Non ci sono stati feriti.

Riunione d'emergenza all'Eliseo, lunedì Macron vede i presidenti delle Camere

Una riunione d'emergenza si è svolta in serata all'Eliseo per fare il punto sulla situazione dei disordini tra il presidente Emmanuel Macron, la premier Elisabeth Borne, il ministro dell'Interno Gérald Darmanin, il ministro della Giustizia, Eric Dupond-Moretti. Domani, lunedì 3 luglio, il presidente della Repubblica riceverà i presidenti del Senato e dell'Assemblée nationale, la Camera dei deputati transalpina. Durante la riunione di questa sera Macron avrebbe chiesto a Borne di ricevere anche i presidenti dei gruppi parlamentari. Martedì invece Macron dovrebbe ricevere all'Eliseo oltre 220 sindaci dei comuni più colpiti dai disordini.

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