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Francia e Germania: "Fondo ripresa da 500 miliardi"

Proposta francotedesca sul Recovery Fund dell'Ue. Finanziato a debito, sosterrà Green Deal e digitale. Fonti Chigi: "L'Italia per proposta più ambiziosa". Prima dell'accordo, scambio di sms tra Conte e gli altri due leader. Merkel: "Obiettivo è Ue più forte, coesa e solidale". Macron: "Proposta franco-tedesca segna cambiamento filosofia". Von der Leyen: "Proposta costruttiva, in linea con quella della Commissione Ue"

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18 maggio 2020 | 18.16
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Francia e Germania "sostengono un fondo per la ripresa ambizioso, temporaneo e mirato nel quadro del prossimo Mff", il Quadro finanziario pluriennale 2021-27 dell'Ue, che "spinga un Mff a trazione anteriore nei primi anni". Il Fondo per la ripresa "di 500 mld di euro fornirà una spesa a carico del bilancio per i settori e le regioni più colpite sulla base dei programmi di bilancio Ue e in linea con le priorità europee". Lo si legge nella proposta francotedesca sul Recovery Fund, "Iniziativa francotedesca per la ripresa europea dalla crisi provocata dal coronavirus".

Per finanziarlo, la Commissione Europea potrà "indebitarsi sui mercati per conto dell'Ue, nel pieno rispetto del trattato Ue, del quadro di bilancio e dei diritti dei Parlamenti nazionali".

Il Fondo "aumenterà la resilienza, la convergenza e la competitività delle economie europee e aumenterà gli investimenti in particolare nella transizione verde e digitale e nel rafforzare la ricerca e l'innovazione".

Il Fondo sarà "mirato alle sfide della crisi pandemica e alle sue conseguenze. Sarà una misura straordinaria e complementare, integrata nella decisione sulle risorse proprie, con un volume e una scadenza chiaramente specificati e legato ad un piano di rimborso vincolante, che vada oltre l'Mff, nel bilancio Ue".

E' quindi necessario "un rapido accordo sul pacchetto Mff e Recovery Fund": i negoziati "si baseranno sui progressi fatti fino a febbraio", quando era fallito il Consiglio sull'Mff 2021-27 per l'opposizione dei 'frugali'. Il sostegno alla ripresa sarà "basato su un chiaro impegno degli Stati membri a seguire politiche economiche solide e un'ambiziosa agenda di riforme".

In quella che pare un'apertura a nuove risorse proprie Ue, Parigi e Berlino menzionano la necessità di "migliorare il quadro fiscale resta una priorità" nell'Ue, "in particolare introducendo una tassazione minima effettiva e una tassazione equa per l'economia digitale all'interno dell'Ue, idealmente basata su una conclusione positiva del lavoro a livello Ocse, e stabilendo una base fiscale comune per le imprese".

Tra gli obiettivi che l'Ue deve perseguire per avere "sovranità strategica" in campo sanitario si citano la costituzione di "riserve strategiche di medicinali e prodotti medicali" e l'incoraggiamento delle "capacità produttive" in questo campo all'interno dell'Ue; la creazione di una task force Ue per la Salute all'interno dell'Ecdc, per "sviluppare piani di prevenzione e reazione contro future epidemie" la necessità di aumentare "le capacità europee di ricerca nei vaccini e nei medicinali".

Parigi e Berlino reiterano il loro pieno sostegno alla transizione ecologica: occorre "aumentare gli obiettivi di riduzione delle emissioni nel 2030, in sincrono con misure efficienti volte ad evitare il carbon leakage", cioè la concorrenza di merci prodotte fuori dall'Ue con un impatto ambientale superiore a quello dei concorrenti Ue (il Carbon Border Adjustment Mechanism che la Commissione dovrebbe proporre, cuore strategico del Green Deal).

Occorre inoltre "accelerare la digitalizzazione", sviluppando il 5G, con una regolamentazione "equa" per le piattaforme digitali e lavorando sullo sviluppo dell'intelligenza artificiale. Tra gli obiettivi in materia di sovranità economica il documento cita "l'incoraggiamento della rilocalizzazione degli investimenti in Ue", ma anche un'agenda "ambiziosa ed equilibrata" in materia di libero commercio.

La politica Ue sulla concorrenza va "modernizzata", accelerando "sull'adattamento delle norme sugli aiuti di Stato e la concorrenza". Bisogna poi assicurare "il pieno funzionamento dell'area Schengen", migliorando "gli obblighi di coordinamento tra gli Stati membri. Occorre infine, sottolineano Francia e Germania, assicurare uno screening degli investimenti nazionali fatti da attori extra Ue nei settori strategici, come la salute, la farmaceutica e le biotecnologie.

"Il documento presentato dalla Presidente tedesca Angela Merkel e dal Presidente francese Emmanuel Macron è una base per i negoziati, ma serve un ulteriore sforzo, dice Enzo Amendola, ministro per gli Affari europei, a commento del piano di rilancio delle economie europee dopo il Coronavirus presentato oggi dai due leader europei.

"La proposta sostiene punti strategici a cui stiamo lavorando da mesi, come l'European Green Deal e il Recovery Fund, oltre a prevedere un forte sostegno all’industria e alla sanità europea. Parliamo di 500 miliardi di sussidi e trasferimenti per settori e Paesi più colpiti. È un primo passo, ma bisogna continuare a lavorare per soluzioni innovative. Dobbiamo andare avanti con negoziati più ambiziosi in vista della proposta della Commissione il prossimo 27 maggio", conclude Amendola.

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