I numeri: casi in aumento da un mese, in Europa oltre 60% casi e morti settimanali
"L'Europa è di nuovo l'epicentro della pandemia. La scorsa settimana, oltre il 60% di tutti i casi e decessi Covid segnalati a livello globale" si sono verificati "ancora una volta in Europa. L'enorme numero di casi si sta traducendo in una pressione insostenibile sui sistemi sanitari e gli operatori sono esausti". E' il monito lanciato dal direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, durante il consueto briefing di aggiornamento sulla situazione Covid nel mondo. "Ma nessun Paese o regione è fuori pericolo - ha avvertito - E' importante che tutti i paesi aumentino ora le proprie capacità di garantire che siano in atto le misure giuste per evitare le peggiori conseguenze di eventuali ondate future".
I dati a cui fa riferimento il direttore generale dell'Agenzia Onu per la salute sono quelli dell'ultimo bollettino settimanale Oms relativo alla settimana dal 15 al 21 novembre. Nel report si segnalano quasi 3,6 milioni di nuovi casi confermati e oltre 51mila morti in 7 giorni, con un aumento del 6% rispetto alla settimana precedente. Ma la regione europea corre più veloce: l'aumento dei nuovi casi settimanali in quest'area è stato dell'11%, mentre le altre regioni hanno riportato una diminuzione o un'incidenza simile alla settimana precedente. Il calo più grande è stato segnalato dalla regione del Sudest asiatico (-11%), seguita dalla regione del Mediterraneo orientale (-9%).
In Europa i nuovi contagi sono saliti a 2,4 milioni in una settimana e rappresentano il 67% del totale mondiale. I morti sono stati 29.465, il 3% in più rispetto alla scorsa settimana, pari al 57% del totale settimanale. Nel mondo il numero cumulativo di casi confermati di Covid segnalati da inizio pandemia è ora superiore a 256 milioni e il numero cumulativo di decessi è superiore a 5,1 milioni.