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Covid, "3 virologi a Wuhan malati in autunno 2019"

Il Wall Street Journal fa riferimento ad informazioni dell'intelligence: nuovi dubbi sull'origine del Coronavirus

Covid,
24 maggio 2021 | 06.35
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Tre virologi cinesi malati a Wuhan nell'autunno 2019. L'informazione diffusa dal Wall Street Journal riaccende i riflettori sul dibattito relativo all'origine del Coronavirus e riporta in primo piano la città cinese considerata l'epicentro della pandemia. "Tre ricercatori dell'Istituto di virologia di Wuhan si sono ammalati a novembre 2019 al punto da richiedere assistenza ospedaliera, secondo un report dell'intelligence degli Stati Uniti -in precedenza secretato- che potrebbe dare ulteriore voce alle richieste sempre più pressanti per un'inchiesta completa" sull'ipotesi "se il virus Covid-19 possa essere uscito dal laboratorio", si legge nell'articolo pubblicato in esclusiva dal quotidiano americano.

Il WSJ fa riferimento ad un documento che sarebbe stato redatto "negli ultimi giorni dell'amministrazione Trump". Secondo il report "diversi ricercatori del laboratorio, un centro per lo studio dei Coronavirus e altri patogeni, si sono ammalati nell'autunno 2019 'con sintomi coerenti sia con il Covid-19 che una comune infezione stagionale'". I dettagli relativi al "numero di ricercatori, il periodo di malattia e le visite" a cui si sono sottoposti "in ospedale arrivano alla vigilia di un meeting dell'Organizzazione mondiale della sanità, che dovrebbe discutere la prossima fase di un'indagine sulle origini del Covid-19".

Nell'articolo si sottolinea che, negli ambienti dell'intelligence, non c'è una posizione unanime relativa all'affidabilità del report. Una persona, in particolare, ha riferito che il documento sarebbe stato fornito da un partner internazionale: sarebbe "potenzialmente significativo -si legge sul giornale- ma sarebbero necessarie ulteriori verifiche e conferme supplementari". Per un altro soggetto interpellato, il documento è "solido". "L'informazione ottenuta da fonti diverse era di qualità eccelsa, molto precisa. Non diceva in maniera esatta di cosa si siano ammalati", in riferimento ai ricercatori.

Cina smentisce - La Cina ha smentito le notizie riportate dal Wall Street Journal. Il cinese Global Times ha parlato di ''menzogna assoluta'' citando il direttore dell'istituto di Wuhan, Yuan Zhiming, mentre il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Zhao Lijian, in conferenza stampa ha parlato di ''rapporto non veritiero''. Secondo la Cina si tratta di teorie del complotto messe in atto per distogliere l'attenzione dell'opinione pubblica dalla gestione americana della pandemia.

In base alla missione condotta in Cina tra fine gennaio e inizio febbraio, l'Organizzazione mondiale della Sanità aveva definito ''estremamente improbabile'' la tesi che il Covid-19 fosse uscito da un laboratorio cinese. Ma ora l'Oms è pronta a mettere a disposizione risorse aggiuntive, se utili a fare chiarezza.

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