Classe 1979, dichiaratamente omosessuale e leader con Alexander Gauland dell'estrema destra tedesca. La rivelazione delle elezioni per il rinnovo del Bundestag si chiama Alice Weidel, 38enne a capo dell'AfD - Alternative für Deutschland e 'regina' delle contraddizioni in salsa germanica.
Laureata in economia e business administration all'università di Bayreuth con un dottorato di ricerca, consulente d'impresa, Weidel è il volto femminile dell'ultradestra nazionalista che nessuno si aspettava, apparentemente in netto contrasto con i dettami del partito. Una carriera da Goldman Sachs e Allianz Global Investors con un lungo periodo in trasferta in Cina, filo israeliana e favorevole all'immigrazione "qualificata" in base alle esigenze del mondo del lavoro tedesco, la leader convive nel cantone svizzero di Berna con la compagna originaria dello Ski Lanka Sarah Bossard, con la quale ha due figli maschi. Una rivoluzione se si pensa che per l'AfD "le famiglie con padre, madre e figli devono tornare ad essere al centro della politica statale".
La candidata alla cancelleria tedesca è inoltre recentemente finita nell'occhio del ciclone dopo un articolo di Zeit: nell'articolo si affermava infatti che avrebbe pagato in nero una richiedente asilo siriana impiegata come colf.
Ora, uscita dal quasi anonimato che la circondava prima di essere eletta come una dei due candidati dell'estrema destra, la 'moderata' Weidel che rappresenta l'ala del partito favorevole al liberismo si trova insieme all'AfD alla prima prova in Parlamento, forte del terzo posto come partito più votato in Germania. Intanto, però, il primo atto dopo le elezioni è stato chiedere le dimissioni della collega di schieramento Frauke Petry, una dei leader storici dell'AfD.