In Argentina il Senato ha legalizzato l'aborto fino alla quattordicesima settimana di gravidanza. Il disegno di legge, già approvato alla Camera, ha ottenuto il via libera del Senato con 38 voti a favore, 29 contrari e un astenuto. La notizia è stata accolta con entusiasmo dagli attivisti riuniti per ore davanti al Palazzo del Congresso di Buenos Aires.
L'Argentina diventa così il quarto Paese dell'America latina a legalizzare l'aborto.
Il progetto di legge sull'aborto è stato sostenuto dal presidente argentino Alberto Fernandez che aveva parlato di una ''Argentina ipocrita che nega l'aborto, così come negava l'omosessualità". Fernandez aveva quindi definito l'aborto un "problema di salute pubblica", ricordando che dal 1983 più di tremila donne sono morte a causa di aborti clandestini e non sicuri in Argentina.
In America Latina l'Uruguay ha depenalizzato l'aborto nel 2012, la Guyana nel 1995. A Cuba la pratica è legale dal 1965, mentre abortire non è reato a Città del Messico e nello stato messicano di Oaxaca. Nella maggior parte dei paesi dell'America Latina, come il Brasile, gli aborti sono consentiti solo in determinate circostanze, come lo stupro o il rischio di morte per la madre, mentre in altri, come la Repubblica Dominicana e El Salvador, sono vietati del tutto.