Causa lo stacco della cedola per 18 dei suoi componenti, la settimana del Ftse Mib è iniziata con il segno meno. Stimato al -0,89%, l’effetto cedola su quasi la metà dei titoli componenti dell’indice delle blue chip, lo ha fatto scendere nella prima seduta dell’ottava dello 0,34% a 24.891,24 punti. Andamento speculare per lo spread, salito dello 0,42% a 111 punti base.
Sul paniere principale spicca il rally di BPER Banca, salita del 6,42% sempre in scia delle indicazioni relative il consolidamento del comparto. Rialzo con motivazioni simili per Banco BPM (+1,65%) e +1,05% di Intesa Sanpaolo. Denaro anche sui titoli del risparmio gestito con il +3,12% di Azimut, il +1,64% di Banca Generali ed il +1,41% di Banca Mediolanum.
Segno più per Campari (+0,67%) dopo che l’Ad Bob Kunze-Concewitz ha preannunciato che la società proseguirà con la campagna acquisizioni con un focus particolare su Stati Uniti e Asia.
La performance peggiore sul Ftse MIb è stata registrata da CNH Industrial (-1,22%) e, nel comparto energetico, segnaliamo il +0,09% di Tenaris ed +0,66% di Eni (+2,6% del Brent a 68 dollari al barile).
Sul completo, giornata positiva per le azioni Juventus (+1,62%) in scia della qualificazione alla prossima edizione della Champions League (che dovrebbe garantire un contributo di oltre 80 milioni di euro). (in collaborazione con money.it)