A Milano il Ftse Mib scende dello 0,36% e chiude a 23.770,44
Giornata lievemente negativa per Piazza Affari, mentre le altre Borse europee chiudono in chiaroscuro. Scende del 40% il prezzo medio di acquisto dell’energia elettrica in Borsa, registrato dal Gme. Il Parlamento italiano sta per approvare definitivamente al Senato la legge di Bilancio 2023. A livello internazionale, invece, continua ad essere basso il prezzo del gas al Ttf di Amsterdam, attorno agli 80 euro al megawattora. Torna a calare, invece, il valore del greggio, con Brent e Wti che cedono oltre il 2%.
A Milano il Ftse Mib scende dello 0,36% e chiude a 23.770,44. Cresce lo spread tra Btp e Bund tedeschi, attorno ai 215 punti base. Ancora in rialzo il rendimento del titolo decennale, che si aggira intorno al 4,65%.
Sul listino principale di Piazza Affari in positivo Amplifon (+1,31%), Campari (+0,38%), Erg (+0,21%), Interpump (+0,56%), Inwit (+0,84%), Recordati (+1,09%) e Unicredit (+0,47%).
In coda, invece, Saipem (-3,34%), congelata al ribasso dopo la corsa della vigilia. Non ci sono indicazioni da parte degli analisti e anche per questo prevalgono le prese di beneficio sul titolo che da inizio anno ha ceduto oltre il 76% del suo valore, dopo l’allarme sui conti societari di fine 2021 e nonostante l’aumento di capitale realizzato a luglio. In calo anche le utilities, a partire da Hera (-2,31%). Perdono terreno pure gli altri petroliferi, con Eni che scende dello 0,28% dopo le comunicazioni periodiche diffuse dalla Consob, secondo cui Goldman Sachs ha ridotto la partecipazione nell’istituto. Lo stesso è accaduto per Intesa Sanpaolo (-0,07%). (in collaborazione con Money.it)