La riforma della governance delle attività spaziali italiane è approdata in Gazzetta Ufficiale e il provvedimento, che segna una svolta significativa per l'Italia in orbita, entrerà in vigore il 25 febbraio, ad passo dall'appuntamento elettorale del 4 marzo. La norma tocca uno dei settori di punta del Paese con nuove misure per il coordinamento della politica spaziale e aerospaziale e importanti disposizioni sull'organizzazione e il funzionamento dell'Agenzia Spaziale Italiana.
Di fatto, la nuova legge fa decollare politicamente la space economy nazionale, inserendola nel quadro europeo con "un punto di forza per il nostro Paese perchè come noi, in Europa, solo la Francia ha una 'cinghia di trasmissione' così breve e strategica come richiedono le attività spaziali" come ha scandito all'Adnkronos il presidente dell'Asi, Roberto Battiston, quando la X° 'Conferenza sulla politica spaziale europea' del 23 gennaio scorso era nel vivo a Bruxelles.
E proprio per "assicurare l'indirizzo e il coordinamento in materia spaziale e aerospaziale anche con riferimento ai servizi operativ" che ne derivano, con la nuova legge nasce "il Comitato interministeriale per le politiche relative allo spazio e alla ricerca aerospaziale" che atterra "presso la Presidenza del Consiglio dei ministri". Con una regia ben precisa.
In base agli obiettivi della legge, la norma sancisce infatti che il Presidente del Consiglio dei ministri," con proprio decreto da adottare entro quindici giorni" dalla data di entrata in vigore della disposizione, "individua il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega alle politiche spaziali e aerospaziali e l'ufficio della Presidenza del Consiglio responsabile delle attività di supporto, coordinamento e segreteria del Comitato".
E quanti siederanno a quel tavolo avranno davanti un orizzonte che può diventare cruciale per il sistema Paese, visto che proprio l'Agenzia Spaziale Europea valuta che per ogni euro investito nello spazio, l'economia registra 7 euro di ritorni economici. Inoltre il contesto della Space Economy vale ormai globalmente oltre 290 miliardi di euro, come più volte ha ricordato dal numero dell'Asi. Lo spazio, insomma, è scienza che produce conoscenza ma è anche una spinta per individuare tecnologie all'avanguardia che stanno cambiando il paradigma della vita dei cittadini.
Un quadro chiaro all'Ue tanto che quest'anno il summit di Bruxelles ha acceso un faro proprio su 'economia e società' e al panel per le industrie, a palazzo d'Egmont, la space economy ha dato ulteriori segnali di vivacità. "E' emersa con chiarezza, ad esempio, la crescita del mercato globale dei servizi e delle applicazioni spaziali, con un incremento dell'8-10% annuo per il settore dell'Osservazione della terra, mercato più recente e giovane" è stato il 'grafico' indicato da Luigi Pasquali, Coordinatore delle attività spaziali del Gruppo Leonardo e amministratore delegato della controllata Telespazio. Insomma, anche la norma della nuova governance spaziale traccia la strada della space economy come capitolo di competività.