Gli italiani stanno diventando virtuosi dell’alimentazione: nel 2024 in Italia si mangia sempre meglio e si spreca sempre meno, è aumentato il consumo di verdure, di legumi e pesce, quasi invariato, invece, il consumo di frutta mentre in crescita figurano le alternative vegetali al latte che però risulta in incremento. E’ quanto rileva l’Osservatorio Nestlé in una ricerca che ha coinvolto un campione di 1.200 persone rappresentative della popolazione italiana. Il 43% degli intervistati dichiara, poi, di consumare meno carne rossa rispetto agli anni precedenti, mentre è aumentato del 16% il consumo di alternative proteiche. In calo i dolci come i superalcolici mentre cresce il consumo di pasta e pizza e del caffè.
E ancora, secondo lo studio, nel 2024, il pranzo per il 46% e la colazione per il 31% sono i pasti più rilevanti che prevalgono sulla cena, considerata meno importante e votata per il 23%. Ma l’aperitivo in ogni caso, per il 60%, raramente sostituisce la cena, tendenza invece rilevata negli ultimi anni. Il 51% degli intervistati non salta mai i pasti. Uscendo, infine, dal comfort dei piatti identitari, le specie aliene fanno un po’ paura: il 33% ritiene questo fenomeno un pericolo per la biodiversità ma, dopo il clamore suscitato dai ‘famosi’ granchi blu nella scorsa estate, quasi 7 italiani su 10 affermano che sarebbero curiosi di assaggiare le specie aliene commestibili, e solo il 12% le ha già provate e le consiglierebbe.
Uscendo dal comfort dei nostri gusti e dei nostri piatti identitari, le specie aliene che stanno infestando diverse zone d’Italia, fanno un po’ paura: il 33% ritiene questo fenomeno un pericolo per la biodiversità ma, dopo il clamore suscitato dai ‘famosi’ granchi blu nella scorsa estate, quasi 7 italiani su 10 affermano che sarebbero curiosi di assaggiare le specie aliene commestibili, e solo il 12% le ha già provate e li consiglierebbe. Nell’ultimo anno, inoltre, è aumentato il consumo di acqua, il 60% degli italiani beve 2 litri di acqua al giorno e il 30% almeno 1 litro.
Infine, l’Osservatorio segnala che il carrello della spesa risente dell’attuale contesto socioeconomico, facendo decidere come prima cosa al prezzo e alle promozioni la scelta finale del cibo da acquistare. In secondo luogo, la preferenza va agli ingredienti più salutari possibili, a conferma dell’orientamento generale per una dieta sana.
“Mangiare bene non è più un fatto di pura gastronomia ma oggi deve essere condito dal saper scegliere equilibratamente tra i vari componenti di una corretta alimentazione e le proposte del mercato - Giuseppe Fatati, direttore scientifico dell’Osservatorio Nestlé - i partecipanti alla nostra survey sembrano essere consapevoli della necessità di un’alimentazione corretta e tale consapevolezza è migliorata nel corso degli anni. Purtroppo, il particolare momento socioeconomico sembra influenzare le scelte alimentari in modo significativo che sono orientate dal potere d’acquisto nonostante vi sia una manifesta attenzione per gli ingredienti salutari”.