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Mutui, le offerte di novembre

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17 novembre 2018 | 06.53
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Quasi tutti gli istituti bancari stanno iniziando a ritoccare i tassi a causa delle turbolenze sui mercati e questo significa mutui leggermente più cari. Certo ancora non è nulla di allarmante. Si tratta ancora di pochi decimali di punto, che non incidono in maniera decisiva sulle tasche dei cittadini, ma esprimono una tendenza chiara.

Assistiamo a una carrellata di rialzi nel mese di novembre: Deutsche Bank ha ridotto gli spread sui mutui a tasso variabile di 10 punti base. Il Gruppo UBI ha aumentato gli spread sui mutui a tasso fisso di 15 punti base in caso di acquisto e 40 punti base in caso di surroga. Unicredit ha aumentato i TAN (tassi finiti) tra i 15 e i 50 punti base e ha anche aumentato gli spread variabili di 20 punti base. Webank ha aumentato gli spread dei mutui a tasso fisso tra i 20 e i 30 punti base in caso di acquisto e tra i 20 e i 25 punti base in caso di surroga. Banca Sella ha aumentato gli spread a tasso variabile di 10 punti base, di 20 punti base il TAN per la durata 10 anni per quanto riguarda i mutui a tasso fisso, il TAN di 5 punti base per durate 15 e 20 anni, e ha ridotto di 5 punti base il TAN per la durata 25 anni.

E ancora, non è finita: MPS ha aumentato gli spread a tasso fisso e variabile tra i 10 e i 20 punti base. BPER Banca ha ridotto di 25 punti base gli spread per i mutui a tasso fisso e variabile in caso di surroga. Crédit Agricole ha aumentato gli spread a tasso fisso tra i 3 e i 15 punti base, quelli a tasso variabile di 10 punti base in caso di acquisto e di 15 punti base in caso di surroga. Infine, Intesa Sanpaolo ha aumentato i TAN a tasso fisso tra i 3 e i 10 punti base in caso di LTV inferiore o uguale all’80%

Chi intende accendere un nuovo mutuo, cosa deve fare adesso? Si deve affrettare. Le banche, in questo momento, stanno anche aggiustando gli aumenti sul tasso finito di offerta sul fisso ossia la somma tra spread sul mutuo e tasso Eurirs. Le offerte sui tassi variabili non sembrano essere cambiate, gli spread sono rimasti uguali ma le banche potrebbero correggerli al rialzo. Allora quale mutuo scegliere? Ecco due simulazioni di acquisto realizzate per AdnKronos da MutuiSupermarket.it:

Simulazione per mutuo a tasso variabile - Mutuo acquisto, tasso variabile a 20 anni per un importo di 140.000 euro su un valore dell'immobile di 280.000 euro, richiesto da un 34enne residente a Roma. I primi 5 istituti che offrono le condizioni più vantaggiose, sono Credem (istruttoria in filiale, indice Euribor 3 mesi, Spread 0,65%; TAN 0,33%; rata 602,82 €, TAEG 0,64%); Hello Bank (istruttoria online; indice Euribor 1 mese; Spread 0,90%; TAN 0,53%; rata 614,99 €; TAEG 0,65%); Intesa SanPaolo (istruttoria in filiale; Euribor 1 mese; Spread 0,90%; TAN 0,53%; rata 614,99 €; TAEG 0,69%); BNL (istruttoria in filiale; Euribor 1 mese; Spread 0,90%; TAN 0,53%; rata 614,99 €; TAEG 0,70%); WeBank (istruttoria online; indice Euribor 3 mesi; Spread 1,00%; TAN 0,68%; rata 624,06 €; TAEG 0,71%).

Simulazione per mutuo a tasso fisso - Mutuo acquisto, tasso fisso a 20 anni per un importo di 140.000 euro su un valore dell'immobile di 280.000 euro, richiesto da un 34enne residente a Roma. Fra le 5 proposte più convenienti risultano quelle di Credem (istruttoria in filiale; TAN 1,20%; rata 656,42 €; TAEG 1,50%); BPER (istruttoria in filiale; TAN 1,50% rata 675,56; TAEG 1,70%); Banco di Sardegna (istruttoria in filiale, TAN 1,50% rata 675,56; TAEG 1,70%); Crédit agricole - Cariparma (istruttoria in filiale, TAN 1,62%; 683,32€; TAEG 1,74%); Webank (istruttoria online; TAN 1,70%; rata 688,52€; TAEG 1,74%).

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