Il presidente di Fnm all’inaugurazione della mostra “Scrivere nel vento. Cento anni di radio tra società, industria, tecnologia. Che storie!”: “Nell’ottocento le ferrovie avevano la necessità di sincronizzare lo stesso orario delle città”
“Abbiamo voluto fortemente questa mostra, realizzata in collaborazione con il Mils di Saronno, perché la convivenza tra il trasporto e i mezzi di comunicazione può essere sintetizzata in poche parole: la capacità di sincronizzare i tempi è stata una delle necessità, se non la prima, per la ferrovia”. Lo ha detto Andrea Gibelli, presidente di Fnm, a margine dell’inaugurazione della mostra “Scrivere nel vento. Cento anni di radio tra società, industria, tecnologia. Che storie!”, promossa da Fnm, FerrovieNord e Museo delle Industrie e del Lavoro del Saronnese (Mils) - in collaborazione con l’università degli studi di Milano-Bicocca - e organizzata in occasione del Bicocca Music Festival 2024. Aperta al pubblico dal 27 maggio al 28 giugno e ospitata nello Spazio Agorà dell’ateneo milanese, l’esposizione gode del patrocinio del Senato della Repubblica e del patronato di Regione Lombardia.
“Nell’ottocento prima della nascita della radio - spiega il presidente Gibelli - le ferrovie avevano la necessità di sincronizzare lo stesso orario delle città”.
Il percorso espositivo allestito nei corridoi dell’Ateneo milanese illustra la storia della radio, tra complementi d’arredo ed elettrodomestici, e racconta la grande evoluzione tecnologica e sociologica del primo medium di massa personale: “In questo 2024, si celebra infatti un traguardo straordinario: il centenario della prima trasmissione radiofonica in Italia a diffusione nazionale - aggiunge Gibelli - Questo semplice ma rivoluzionario dispositivo continua a svolgere un ruolo cruciale in vari aspetti della nostra vita moderna e ha trasformato il modo in cui comunichiamo, intratteniamo e ci informiamo” “Chissà se la radio sarà lo strumento che si userà per comunicare anche quando Elon Musk arriverà su Marte” conclude il presidente di Fnm.