L’Europa è pronta a una riclassificazione dei fondi Articolo 8 e 9
Pochi mesi dopo una serie di declassamenti di fondi di investimento sostenibili in Europa, l'industria è pronta per aggiornamenti di massa, affermano gli analisti, rischiando una nuova ondata di accuse di greenwashing.
A seguito di un chiarimento Q&A emesso dalla Commissione Ue lo scorso aprile, l’Europa è pronta a una riclassificazione dei fondi Articolo 8 e 9 (le norme che classificano i prodotti che promuovono caratteristiche ESG e che ne integrano i rischi nelle decisioni di investimento) che definiscono una mappatura sostenibile del mercato italiano.
Alcuni dei fondi che aumenteranno saranno tra quelli che solo di recente sono stati declassati in base alle classificazioni del Regolamento sulla divulgazione di dati finanziari sostenibili (SFDR) dell'UE.
Più di 300 fondi Articolo 9 sono stati declassati all'Articolo 8 nel quarto trimestre del 2022, con un patrimonio gestito combinato di 170 miliardi di euro, secondo i dati di Morningstar. E la tendenza è continuata nel 2023, con 99 miliardi di euro di fondi ESG declassati all'articolo 8 nel primo mese dell'anno.
"Ci sono già state indicazioni dal mercato che il recente Q&A della Commissione europea introdurrà un'ondata di riclassificazioni dagli ETF che impiegano strategie passive che tracciano i benchmark allineati a Parigi e di transizione climatica", ha spiegato Morningstar.