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Enel, ecco il nuovo piano: 28,7 miliardi di investimenti

L'ad Starace: "Piano in linea con trend globali, decarbonizzazione ed elettrificazione"

(Fotogramma)
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26 novembre 2019 | 08.33
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Gli investimenti organici totali di Enel per il periodo 2020-2022 ammontano a 28,7 miliardi di euro, con un incremento dell'11% rispetto al piano precedente (25,9 miliardi di euro). E' quanto emerge dal piano strategico di Enel che l'ad Francesco Starace illustra oggi alla comunità finanziaria a Milano. L'aumento, precisa il gruppo, "consentirà di cogliere le importanti opportunità associate alle dinamiche di mercato, oltre che affrontare i cambiamenti climatici, conseguendo così l'obiettivo del gruppo di raggiungere la totale decarbonizzazione del mix di generazione entro il 2050".

DECARBONIZZAZIONE - Enel prevede di investire nella decarbonizzazione 14,4 miliardi di euro, pari a oltre il 50% dei suoi investimenti totali, con l’obiettivo di aumentare la capacità rinnovabile del gruppo, a fronte di una graduale sostituzione degli asset di generazione convenzionale, supportando l'obiettivo di decarbonizzare completamente il proprio mix tecnologico entro il 2050. Più specificamente, 12,5 mld di euro saranno investiti in rinnovabili (circa 1 mld di euro in più rispetto al piano precedente).

"Il piano che presentiamo oggi evidenzia il successo del modello di business sostenibile e integrato che abbiamo adottato fin dal 2015 per cogliere le opportunità nel settore energetico legate ai trend globali della decarbonizzazione e dell’elettrificazione. Grazie a questo approccio, Enel è oggi una azienda più sostenibile, efficiente e remunerativa, con un profilo di rischio significativamente minore e una maggiore capacità di adattarsi rapidamente ai cambiamenti" ha detto l'ad Francesco Starace. Anche il piano 2020-2022, ha sottolineato, "si basa sul modello di business sostenibile che abbiamo costruito ed è in linea con i due trend globali che stanno cambiando il settore energetico: decarbonizzazione ed elettrificazione. La digitalizzazione del nostro vasto business di rete e l’adozione di piattaforme per tutte le attività relative ai nostri clienti sono fattori chiave di questo piano, promuovendo la realizzazione di efficienze e l’introduzione di servizi aggiuntivi".

Il nostro nuovo piano, ha spiegato "prevede maggiori investimenti rispetto a quello precedente, finalizzati direttamente al perseguimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite". Il 2019, ha rilevato ancora Starace, "ha segnato un punto di svolta per le dinamiche di trasformazione del settore energetico a livello globale e ci aspettiamo un’accelerazione dei trend di decarbonizzazione ed elettrificazione nei prossimi anni. Enel intende accelerare la decarbonizzazione del proprio mix di generazione, attraverso significativi investimenti nella crescita delle rinnovabili, riducendo progressivamente la generazione da fonti termoelettriche. Nel percorso verso la completa decarbonizzazione entro il 2050, la nostra robusta pipeline di progetti rinnovabili garantisce visibilità ben oltre il periodo di piano". In particolare, "stiamo preparando le nostre infrastrutture di rete e i processi di gestione clienti per il futuro, investendo nella digitalizzazione delle reti e nella progressiva trasformazione di Enel in un gruppo platform-based".

UTILE NETTO ORDINARIO ED EBITDA - Nel piano strategico 2020-2022 si legge che l'Enel punta ad un utile netto ordinario per il 2022 a 6,1 miliardi di euro, in crescita del 27% rispetto ai 4,8 miliardi previsti per il 2019, con il target per il 2021 in aumento di circa 200 milioni di euro rispetto al piano precedente. Dopo un utile netto ordinario previsto di 4,8 miliardi nel 2019, il gruppo guidato dall'ad Francesco Starace punta ad un utile netto ordinario di 5,4 mld nel 2020, di 5,8 mld nel 2021 e quindi di 6,1 mld nel 2022.

Enel punta inoltre su un ebitda di 20,1 miliardi di euro nel 2022, in rialzo del 13% rispetto ai 17,8 miliardi di euro previsti nel 2019. Dopo 17,8 mld di euro previsti per il 2019, il gruppo punta su un ebitda di 18,6 mld nel 2020 e di 19,4 mld nel 2021.

DIVIDENDO MINIMO PER AZIONE - Enel conferma la sua "politica triennale sul dividendo minimo per azione, rivedendone al rialzo i target del 2020 e 2021 rispetto al piano dell’anno scorso e fissando un nuovo dividendo minimo per azione in aumento a 40 centesimi di euro per il 2022" ha detto l'ad Starace, presentando il piano.

INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO - Enel prevede che l'indebitamento finanziario netto aumenti di circa 1,4 miliardi di euro nell’arco di piano 2020-22, fino a circa 47,3 miliardi di euro nel 2022, dai 45,9 miliardi di euro stimati per il 2019, principalmente per effetto dell’accelerazione degli investimenti. Nel contempo, grazie al progressivo miglioramento della performance di Gruppo, Enel "prevede di migliorare in modo significativo le proprie metriche finanziarie e creditizie".

CONTATORI INTELLIGENTI - Dal piano emerge che Enel attualmente conta su circa 45 milioni di contatori intelligenti installati, di cui il 30% circa di seconda generazione, permettendo una riduzione del 25% dei costi operativi per cliente. Considerato l’importante ruolo delle infrastrutture intelligenti in un mondo energetico completamente decarbonizzato, dal 2017 Enel ha investito circa 4,5 miliardi di euro nella digitalizzazione, ottenendo un beneficio cumulato pari a circa 1,5 miliardi di euro, si legge nel documento.

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