Tra i partner dell'operazione, leader d'azienda e reali sauditi e Qatar, investitori tech e società della Silicon Valley
Gli investitori che hanno sostenuto a suon di svariati miliardi l'acquisto di Twitter da parte di Elon Musk oggi assistono ad una forte perdita del valore che si è dimezzato rispetto a due anni fa. E' quanto mette in luce un articolo del Washington Post sui risvolti dell'acquisizione del social.
"Quando Elon Musk ha acquistato Twitter e l'ha ribattezzata X, non l'ha fatto da solo. Sebbene il miliardario abbia attinto al suo vasto patrimonio per coprire la maggior parte del prezzo d'acquisto di 44 miliardi di dollari nel 2022, si è affidato anche a prestiti bancari e a una lunga lista di investitori, la cui entità è stata rivelata solo di recente", si legge. Nella lista leader d'azienda e reali sauditi e del Qatar, investitori tecnologici e di venture capital della Silicon Valley e il cofondatore ed ex ceo di Twitter Jack Dorsey
Sotto l'egida di Musk la valutazione di X è crollata e il suo valore si è ridotto alla metà di quello che lui ha pagato. Dati alla mano, dalla fine dello scorso anno, Fidelity ha costantemente valutato la quota di X in uno dei suoi fondi il 70% in meno del prezzo di acquisto, un calo di valutazione riportato per la prima volta da Axios.
I dati pubblicati venerdì mostrano che Fidelity valuta ora la partecipazione circa il 72% in meno rispetto a quando Musk ha rilevato X, portando la sua quota complessiva della società da una valutazione di circa 316 milioni di dollari a 88 milioni di dollari.
In base a un'analisi del Washington Post che ha utilizzato le stime di Fidelity, gli otto maggiori investimenti iniziali oggi valgono circa 5 miliardi di dollari in meno rispetto all'acquisto due anni fa. "La quota complessiva di Musk e dei suoi soci ha perso 24 miliardi di dollari di valore: una vaporizzazione della ricchezza che ha pochi riscontri al di fuori di crolli economici o di settore o di scandali aziendali devastanti", si legge.
Tra i principali investitori pentiti c'è l'ex ceo di Twitter Dorsey. Con una perdita di circa 720 milioni di dollari, Dorsey non ha nascosto il suo disappunto: "E' andato tutto a rotoli”, ha detto. Musica diversa per il principe saudita Alwaleed, il più grande investitore di X dopo lo stesso Musk, che in un'intervista al Post ha escluso svalutazioni precisando che il valore delle sue partecipazioni è rimasto immutato a 1,9 miliardi di dollari.
Il quotidiano osserva che avendo "Musk trasformato Twitter in una società privata, è difficile conoscere la sua valutazione aggiornata. Ma alcune cose sul suo quadro finanziario sono chiare: gli inserzionisti, la sua principale fonte di entrate, sono fuggiti dopo le controversie, alcune causate dallo stesso Musk".
"Alcuni inserzionisti sono stati scoraggiati anche dalla sua decisione di eliminare la moderazione dei contenuti e di ripristinare migliaia di account precedentemente sospesi per aver violato le regole del sito", si legge.