"I numeri salgono e saliranno, bisogna un po' capire quanto questa protezione terrà. Qualcosa salta, un minimo di pressione in più ci sarà sugli ospedali, ma se riusciremo ad avere un effetto pari a un sesto rispetto all'anno scorso sarà un bersaglio ottimamente raggiunto". Così l'infettivologo Giovanni Di Perri sulla quarta ondata Covid, a margine della sua partecipazione della Healty Ageing Week della Fondazione Ferrero.
"Purtroppo - ha osservato - questo vaccino non ha l'effetto di quello contro il morbillo o dell'antipolio, che danno una protezione al 100%. Questo è un vaccino nel quale dobbiamo valutare la scala dei grigi, i benefici relativi, il fatto che ci si infetta ma non ci si ammala".
"Stiamo andando verso l'inverno, vedremo degli aumenti, però stiamo dando la terza dose, credo che fra qualche settimana vaccineremo anche i bimbi fra i 5 e i 12 anni che in questa fase rappresentano circa un terzo dei casi nuovi, e questo sarà un ulteriore tassello di questo schema protettivo. Vedremo, non c'è una opzione B, mi pare che il nostro paese dal punto di vista complessivo si posizioni molto bene", ha concluso.