"Considerando le tempistiche strette di attuazione degli investimenti Pnrr, la sostanziale difficoltà nel reperire risorse professionali specialistiche e la necessità di rinforzare dal punto vista degli organici e della robustezza finanziaria le aziende di costruzione, appare necessario intervenire con strumenti urgenti per consolidare e rinforzare l’offerta imprenditoriale del settore, a favore della crescita economica e dell’occupazione nazionale". E' quanto sottolinea la Fast Confsal nel rapporto 'Italia velocemente connessa' facendo il punto sull'industria delle costruzioni nazionale che è caratterizzata da un 90% di imprese con fatturati inferiori ai 500.000 euro.
"Se il settore ha potuto giovare degli investimenti per opere pubbliche del Pnrr e del Superbonus edilizio negli ultimi due anni, la conformazione frammentata ed esigua dimensionalmente ha fatto sì che il settore risentisse immediatamente dell’aumento dei prezzi dei materiali da costruzione, causando la mancata partecipazione a molte gare bandite e la sospensione dei cantieri in corso, e quindi il rallentamento degli investimenti pianificati. La stessa Ance, per il 2023, evidenzia rischi legati al 'caro materiali', alla scarsa capacità amministrativa degli enti, soprattutto locali, e la carenza di manodopera e di figure professionali qualificate", rileva Fast Confsal.