Secondo un report della BEI il 73% delle imprese del nostro Paese ha subito danni
Gli eventi climatici estremi che anno dopo anno si ripetono con maggiore frequenza hanno un peso in termini ambientali, sociali ed economici, andando a impattare anche sul bilancio delle imprese. E le aziende italiane risultano particolarmente colpite. Secondo i dati dell'EIB Investment Survey 2023, ricerca annuale svolta dalla Banca Europea per gli Investimenti (BEI) su un campione di 13 mila aziende europee, le imprese italiane sono tra quelle che hanno registrato i danni maggiori dovuti agli eventi climatici, con una percentuale complessiva del 73%, alle spalle solo delle aziende spagnole (80%) e portoghesi (79%). Una percentuale, quella italiana, di 9 punti superiore alla media di imprese che hanno subito perdite legate al cambiamento climatico che si assesta al 64%, con una crescita del 7% rispetto a quanto registrato nel 2022.
Se uno degli indicatori del cambiamento climatico è rappresentato dal numero di eventi estremi che si manifestano ogni anno, in Italia tale cambiamento è particolarmente evidente. Infatti, se nel 2010 nel nostro Paese si verificarono 19 eventi estremi, nel 2022 siamo saliti a 310, di cui 104 allagamenti, 81 trombe d'aria, 29 grandinate distruttive, per citare i più ricorrenti (dati Legambiente). Una crescita esponenziale davvero preoccupante che ha prodotto gravi conseguenze anche di carattere economico. In questo senso, secondo una ricerca dell'ICSR (International Center for Social Research) a causa degli eventi climatici estremi le imprese italiane spenderanno fino a 3,24 miliardi di euro all'anno.
La portata dei danni causati dagli eventi climatici estremi dovrebbe essere un chiaro avvertimento per le aziende per mettere in atto piani di azioni tese a mitigare tali effetti. Eppure dal report della BEI sopra citato, emerge che solo la metà delle imprese europee hanno attuato provvedimenti per limitare i danni. Risultano in ritardo specie le PMI, che hanno maggiori difficoltà a investire in soluzioni di adattamento e di riduzione dei rischi climatici. Inoltre, solo il 13% delle aziende dell'UE sono assicurate contro il rischio di perdite dovuto agli eventi climatici. Per contro, quasi il 90% delle imprese si è impegnato per ridurre le emissioni di gas serra, una delle cause del cambiamento climatico, specie con riferimento a investimenti per l'efficientamento energetico e al riciclo dei rifiuti. Nell'ambito della riduzione e monitoraggio della riduzione delle emissioni le imprese italiane sono in linea con la media europea che è attorno al 40%. Sempre secondo il report, gli investimenti per ridurre l'impatto degli eventi climatici aumenteranno nei prossimi anni, specie nel settore manifatturiero