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Autostrade, revoca avviata

(Fotogramma /Ipa)
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18 agosto 2018 | 07.35
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"Il governo contesta al concessionario che aveva l'obbligo di curare la manutenzione ordinaria e straordinaria dell'autostrada A10, la grave sciagura che è conseguita al crollo del ponte". Avviato ufficialmente l'iter di revoca per la concessione ad Autostrade per l'Italia. Ad annunciarlo ieri, prima con un post su Facebook e poi con una nota di Palazzo Chigi, il ministro Toninelli e il premier Conte. Si concretizza così, a quattro giorni dal disastro di ponte Morandi, il primo atto formale per la decadenza degli accordi fra la società e lo Stato. Ora, spiegano ancora, Autostrade avrà 15 giorni di tempo per far pervenire al governo una relazione dettagliata con le proprie controdeduzioni, fermo restando - precisa la nota di Palazzo Chigi - "che il disastro è un fatto oggettivo e inoppugnabile e che l'onere di prevenirlo era in capo al concessionario su cui gravavano gli obblighi di manutenzione e di custodia".

Ma l'avvio della revoca della concessione non è stata l'unica novità della giornata di ieri: premier e ministro hanno inoltre annunciato l'avvio di una commissione ispettiva del Mit, che si occuperà di tutti gli accertamenti tecnici sul crollo del viadotto. I risultati, promessi entro un mese, serviranno al titolare del dicastero per "valutare le inadempienze di Autostrade per l'Italia". Novità anche sul fronte delle concessioni: per Conte infatti le modalità del sistema dovranno necessariamente essere riviste dall'esecutivo, vincolando tutti i concessionari a reinvestire buona parte degli utili nell'ammodernamento delle infrastrutture e a rispettare in modo più stringente gli obblighi di manutenzione a loro carico.

LA LETTERA DEL MIT - L'annuncio del formale avvio della procedura della revoca della concessione e la richiesta, entro 15 giorni, di una relazione dettagliata sugli adempimenti che la società ha posto in essere per la manutenzione del Ponte Morandi di Genova. E' il contenuto della lettera che il ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture ha inviato ad Autostrade per l'Italia.

In relazione al crollo del Ponte Morandi di Genova, scrive il Mit, "si avvia, in modo formale, la contestazione del gravissimo inadempimento di codesta Società agli obblighi di manutenzione (ordinaria e straordinaria) e custodia, in oggettiva considerazione del collasso dell’infrastruttura, delle vittime accertate e degli ingenti danni riportati ai beni anche di soggetti terzi, senza considerare -scrive ancora il dicastero - l’interruzione del sistema di viabilità e quindi la compromissione della funzionalità delle infrastrutture concesse".

"A seguito della contestazione in oggetto, e all’esito della valutazione delle controdeduzioni che codesta Società farà pervenire, si fa riserva - scrive il Mit - di esperire tutte le iniziative di tutela apprestate dall’ordinamento giuridico, ferma restando l’idoneità della presente ad attivare i procedimenti di cui agli artt. 8, 9 e 9-bis della Convenzione di concessione. Considerata la natura e le caratteristiche dell’evento che si è prodotto e dell’esteso allarme sociale che ne sta derivando, si fa riserva di sottoporre alle competenti Autorità di Governo ogni valutazione in ordine al miglior soddisfacimento dei molteplici interessi pubblici coinvolti, che attengono al piano della tutela della vita, della salute e della sicurezza dei cittadini e degli utenti delle infrastrutture", continua il ministero.

"Alla luce degli specifici poteri e compiti ricadenti su codesta Società ai sensi dell’art. 14 del Codice della Strada nonché degli obblighi connessi alla gestione e manutenzione del corpo autostradale definiti dalla Convenzione di concessione - scrive il Mit - si richiede di inoltrare alla scrivente Direzione Generale, entro 15 giorni dalla data odierna, una dettagliata relazione nella quale sia fornita chiara evidenza di tutti gli adempimenti posti in essere per assicurare la funzionalità dell’infrastruttura in questione e prevenire lo specifico evento accaduto, con allegato ogni atto posto in essere al fine di garantire il mantenimento della funzionalità dell’infrastruttura e volto a prevenire il crollo poi in effetti verificatosi".

"Fatta salva, in caso di accertata responsabilità del concessionario, ogni integrale tutela in ordine ai danni e ai pregiudizi derivanti dalle inadempienze contrattuali, si resta in attesa di valutare le iniziative di risarcimento anche in forma specifica per i danni patrimoniali e non patrimoniali che codesta Società riterrà di formulare", conclude la missiva.

CDM A GENOVA - Alle ore 15 presso la Prefettura di Genova si terrà una riunione del Consiglio dei Ministri. All'ordine del giorno, l'integrazione alla delibera sullo stato d'emergenza di Genova.

CONVOCATE COMMISSIONI - Secondo quanto si apprende da fonti di Palazzo Madama, la prossima settimana saranno convocate le competenti Commissioni parlamentari di Senato e Camera per l'informativa urgente del Ministro delle Infrastrutture e Trasporti.

"VERGOGNOSO SCAMBIO POLITICI-GESTORI" - - In un'intervista di oggi alla Stampa, il ministro Toninelli ha puntato il dito contro il mondo politico: "Tutto il sistema delle concessioni va ripensato alla radice - ha affermato -, in quanto si è fondato su un vergognoso scambio di favori tra vecchia politica e grandi potentati economici, a danno dello Stato e dei cittadini".

"Ci sono - ha spiegato - finanziamenti ai partiti alla luce del sole di cui tutti sanno i valzer di poltrone che hanno interessato gli ultimi governi. Ma poi ci sono i bilanci segreti di molte fondazioni politiche, in cui sarebbe interessante andare a mettere il naso".

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