Inaugurata a Renate la prima Accademia Italiana del Calcestruzzo che si pone come obiettivo, la formazione di tecnici specializzati nell’intera filiera produttiva. Alla presenza di Erica Rivolta, Vicepresidente della 5a Commissione Bilancio, Alessandro Corbetta, del Consiglio di Regione Lombardia e Gianni Massa, Vicepresidente vicario del Consiglio Nazionale Ingegneri, sono state mostrati i progetti e le aule da cui partiranno i nuovi corsi per i ragazzi che intendono acquisire competenze specifiche nella produzione e nel controllo del calcestruzzo.
"L’ingegneria è selezione e sintesi di linguaggi - ha dichiarato l’ingegnere Gianni Massa -. Unire culture differenti come quella tecnica a quella umanistica, il mondo dell’impresa, della professione, della politica, e della scuola è uno degli aspetti fondamentali a cui deve far fronte l’Accademia del Calcestruzzo".
A tal proposito vengono offerti corsi didattici specifici per le seguenti professionalità: Tecnico certificatore specializzato in certificazione di cementerie, cave di estrazione aggregati, centrali di betonaggio, prefabbricatori; Tecnico per la gestione totale degli impianti di betonaggio; Tecnico responsabile della qualità per cave di estrazione aggregati, centrali di betonaggio, imprese di costruzione, prefabbricatori; Tecnico commerciale specializzato per la vendita di calcestruzzo alle imprese di costruzione e promozione dei calcestruzzi presso gli studi di progettazione e direzione lavori.
Figure professionali necessarie a garantire un ottimale processo produttivo in grado di migliorare la qualità e la durabilità delle costruzioni. All’inaugurazione dell’Accademia, nata dalla volontà di Silvio Cocco, Presidente della Fondazione stessa e la cui esperienza nel calcestruzzo in ogni sua declinazione dura da venti anni, non sono mancate le istituzioni lombarde.
"E’ stato un piacere vedere da vicino questo progetto - ha dichiarato la senatrice Erica Rivolta -. Occorre fare rete per creare contatti dai quali nascono sempre idee interessanti". Inoltre, ha sottolineato Rivolta, bisogna rivedere l’aspetto burocratico nell’assegnazione delle infrastrutture. "Se una delle ricette per rimettere in moto questo paese è ripartire dalle grandi opere, spesso non è facile per via del Codice degli Appalti che rispetto ad altri paesi europei, in Italia rappresentano uno scoglio che purtroppo frena l’economia. Semplificarli, permetterebbe la nascita di migliaia di posti di lavoro e un impulso all’economia nazionale", ha concluso Erica Rivolta.
Il gap tra la domanda e l’offerta è quanto ha invece evidenziato Alessandro Corbetta del Consiglio Regionale lombardo: "tra Lombardia, Emilia Romagna e Veneto c’è una richiesta da parte delle imprese di 150 mila posti di lavoro per operai specializzati. Purtroppo le aziende non trovano le professionalità richieste proprio perché manca la connessione con tra scuola e mondo del lavoro. Bisogna riuscire a innescare i meccanismi per mettere in rete le buone pratiche e stimolare tanti imprenditori alla creazione di scuole specializzate di questo tipo con il sostegno delle istituzioni. Ne va della sicurezza di tante infrastrutture e dunque di noi stessi. Più riusciamo a formare i ragazzi preparati in questo campo, meno problemi avremo in futuro", ha concluso il consigliere lombardo, Alessandro Corbetta.