"L'Allée des Alyscamps" è stato battuto ieri sera all'asta primaverile di Sotheby's e acquistato da un collezionista asiatico
Un capolavoro di Vincent Van Gogh (1853-1890), dal titolo "L'Allée des Alyscamps", è stato battuto ieri sera all'asta primaverile di Sotheby's a New York per 66,3 milioni di dollari (quasi 60 milioni di euro). Il dipinto, che aveva una stima in catalogo di oltre 40 milioni di dollari, è stato aggiudicato ad un collezionista privato asiatico al termine di un'accesa gara al rialzo tra cinque pretendenti.
L'opera che raffigura un viale alberato con i colori dell'autunno della necropoli romana di Arles fu realizzata dall'artista olandese nel novembre del 1888, proprio durante il soggiorno ad Arles, in Provenza. All'epoca Van Gogh progettava di costituire una comunità di artisti sotto il nome dell'Atelier del Sud, invitando Paul Gauguin a collaborare. Risalgono a questo periodo le sue opere più celebri: i Girasoli, l'Autoritratto, L'Arlesiana e Il Caffè di Notte.
Il record d'asta per un quadro di Vincent Van Gogh è di 82,5 milioni di dollari, pagati nel 1990 per il suo "Ritratto del dottor Gachet".
Il dipinto "L'Allée des Alyscamps" era stato venduto in precedenza nel 2003 per 11,8 milioni di dollari. La cifra di 66,3 milioni è la più alta pagata sul mercato delle aste per un Van Gogh dal 1998, quando fu stabilito il record mondiale dell'artista olandese.
Nell'asta primaverile di ieri sera di Sotheby's a New York, dedicata all'arte moderna e impressionista, cinque dipinti del pittore francese Claude Monet (1840-1926) hanno totalizzato 115,4 milioni di dollari. Il top lot dell'artista impressionista è stato un quadro della serie "Nymphéas" del 1905 che è stato aggiudicato per 54 milioni a un collezionista privato americano.
Per le sculure, il prezzo più alto dell'asta è stato segnato da un'opera dell'artista svizzero Alberto Giacometti (1901-1966): il suo "Buste De Diego (Aménophis)" è stato battuto per 12,8 milioni di dollari, partendo da una stima di 6 milioni.