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"Su proposta dell'Italia, la ministeriale sulla Cultura sarà permanente"
"La Dichiarazione di Roma, al termine del G20 Cultura, è stata approvata, all'unanimità". A darne l'annuncio ufficiale è il ministro della Cultura, Dario Franceschini, al termine dei lavori a palazzo Barberini. "Naturalmente - aggiunge - su 32 punti in 10 pagine, ci sono stati alcuni punti che hanno trovato più fatica a chiudere un'intesa, ma alla fine l'accordo è stato totale, dopo un lavoro di mesi. E' molto importante, perché attorno al tavolo del G20 siedono Paesi che ora o nel passato hanno posizioni talora molto distanti".
Franceschini si dice "convinto che sia un investimento sul futuro: il G20 Cultura sarà permanente e si parlerà per anni della Dichiarazione di Roma come unto di partenza di un percorso che pone l'accento sulle politiche internazionali. Il G20 nasce per essere un organo prevalentemente economico e quindi aver introdotto la cultura nell'agenda permanente del G20 vuol dire che si riconosce il valore economico, oltre che morale, degli investimenti culturali".
Osserva il ministro della Cultura: "Come sempre, anche le crisi più brutte, come quella che abbiamo attraversato per la pandemia del Covid, portano opportunità e credo che tutto il mondo, vedendo le città senza musica, senza cinema, senza teatri, senza musei, senza turisti, abbia capito quanto le città così siano più brutte e grigie... E' emersa una voglia di consumi culturali e tutti hanno capito cosa vuol dire, anche in termini di Pil. Quando sono diventato ministro della cultura - ricorda il titolare del Mic - ho detto che ero chiamato a guidare il ministero economico più importante del Paese: sembrava un'utopia ma è quello che poi si è dimostrato e finalmente la cultura con questo G20 si pone al centro delle scelte internazionali".
(di Enzo Bonaiuto)