La Cei ribadisce la necessità di difendere l'identità della famiglia formata da un uomo e da una donna. Lo fa nelle conclusioni finali, al termine del Consiglio permanente che si è svolto a Roma dal 25 al 27 gennaio scorsi.
"L'equiparazione in corso tra matrimonio e unioni civili - spiega la nota finale - con l'introduzione di un'alternativa di famiglia - è stata affrontata all'interno della più ampia preoccupazione per la mutazione culturale che attraversa l'Occidente".
"Le difficoltà e le prove della famiglia e insieme la sua bellezza, centralità e unicità, sono state ampiamente sottolineate dai Vescovi - spiega la nota della Cei - a ripresa e approfondimento dei contenuti offerti nella prolusione del cardinale Bagnasco".
Negli interventi, ricorda la Cei, "si è espressa la consapevolezza della missione ecclesiale di dover annunciare il vangelo del matrimonio e della famiglia, difendendo l'identità della sua figura naturale, i cui tratti sono recepiti nella stessa Carta costituzionale".