Le rappresentanze sindacali dei tassisti hanno presentato ricorso al Tar Lombardia chiedendo l'annullamento della delibera della giunta della Regione che ha modificato il regolamento regionale permettendo ai titolari di licenza taxi dei comuni appartenenti al sistema di bacino aeroportuale con meno di 150mila abitanti di poter lavorare altre 4 ore, oltre l’ordinario orario di servizio. I tassisti lamentano che la Regione non è passata "attraverso la consultazione della conferenza del servizio taxi del bacino aeroportuale", ovvero la delibera è stata fatta ,"senza confronto con le rappresentanze di categoria, così come previsto dall’articolo 61 del vigente regolamento".
Questa modifica, sostengono Unione Artigiani, Tam, SaTaM, Fit Cisl Lombardia, Confcooperative Lombardia, "viola palesemente i più elementari principi di sicurezza sul lavoro, producendo carichi li lavoro per il singolo conducente che vanno bel oltre le 16 ore di presenza giornaliere" e "non osserva i principi di omogeneità del servizio nel bacino".
Pietro Gagliardi, delegato Taxi Unione Artigiani, spiega che si esige "rispetto per le rappresentanze e per le regole di confronto politico, massima attenzione alla sicurezza sul lavoro, rispetto per le regole di omogeneità del bacino. Questi principi per la categoria sono imprenscindibili ed è nostro compito difenderli sempre e dovunque. Anche dentro le aule dei tribunali".