E' stata trovata in bagno prima di sensi con una corda stretta attorno al collo e l'altra estremità attaccata al porta asciugamani
Non ce l'ha fatta la bimba di 10 anni ricoverata all'Ospedale dei Bambini di Palermo, dove era arrivata ieri sera in arresto cardiocircolatorio. I medici hanno constatato alle 13.30 lo stato di morte cerebrale. La piccola si trovava ricoverata in terapia intensiva pediatrica in coma profondo e irreversibile a causa di "una prolungata anossia cerebrale".
I genitori hanno acconsentito al prelievo degli organi per donazione multipla. "Contestualmente, a cuore battente - spiegano dal nosocomio -, sono iniziate le procedure di accertamento previste dalla legge da parte dell’apposita commissione di clinici informandone l’autorità giudiziaria. Le procedure sono tutt’ora in corso per concludersi nelle prime ore di questa sera".
"Vado a fare la doccia" avrebbe detto ai genitori. Quando la sorellina l'ha trovata in bagno, però, la bimba era cianotica e priva di sensi. Aveva un'estremità della cintura dell’accappatoio legata al collo e l'altra al portasciugamani. Adesso ci sono due inchieste aperte. Una della Procura dei minori, coordinata dal procuratore Massimo Russo e dalla sostituta Paoletta Caltabellotta, l'altra dal procuratore aggiunto Laura Vaccaro. Fascicoli contro ignoti per istigazione al suicidio.
I magistrati, infatti, vogliono capire se la morte della piccola sia il tragico epilogo di una sfida estrema su TikTok, il 'Black out challenge', una folle prova di resistenza che consiste nel restare il maggior tempo possibile senza respirare con una cintura stretta intorno al collo. Un aiuto alle indagini potrebbe arrivare dal cellulare della bambina, sequestrato dalla Polizia. Quando la bimba è arrivata ieri sera al pronto soccorso dell'ospedale, accompagnata dai genitori, era in arresto cardiocircolatorio e le sue condizioni sono apparse subito critiche. I medici sono riusciti a rianimarla e il suo cuore ha ripreso il battito. La tac, però, ha evidenziato "una situazione di coma profondo da encefalopatia post anossica prolungata". Ricoverata in terapia intensiva pediatrica, le sue condizioni sono rapidamente peggiorate e per lei non c'è stato niente da fare.
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