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Orsini difende Selvaggia Lucarelli: "Vergogna, lasciatela stare"

"Brava a reagire contro la gogna mediatica"

Selvaggia Lucarelli e Alessandro Orsini
Selvaggia Lucarelli e Alessandro Orsini
20 gennaio 2024 | 18.58
LETTURA: 2 minuti

Alessandro Orsini difende Selvaggia Lucarelli. La blogger e scrittrice è finita sotto i riflettori dopo la morte della ristoratrice di Lodi, Giovanna Pedretti, protagonista del caso legato ad un post con una risposta ad una recensione di un cliente omofobo. Lucarelli è stata tra i primi a sollevare dubbi sulla veridicità della recensione e sull'intera vicenda. Nei suoi confronti, dopo la morte della ristoratrice, si sono scatenati attacchi social con offese e minacce. E anche media, da giornali a tv, hanno assunto posizioni critiche. "Odio le ingiustizie quindi devo dire alcune cose sul caso Selvaggia Lucarelli", scrive Orsini in un lungo post sul proprio profilo Facebook.

"Tutti parlano di gogna mediatica e di odio social, ma nessuno spiega come si affronti una gogna mediatica basata sull’odio social. Ed io ne so qualcosa. Le modalità sono due. La prima è quella di Soumahoro e di Chiara Ferragni: piangere e cadere in uno stato di prostrazione pubblica", dice il professore di sociologia del terrorismo internazionale riferendosi ai casi del parlamentare e dell'imprenditrice. "La seconda è quella di Selvaggia Lucarelli: rispondere colpo su colpo e difendere la propria dignità a oltranza. Da questo punto di vista, Selvaggia Lucarelli fornisce una lezione pratica e pedagogica. La sua condotta pubblica risponde correttamente alle domande: 'Come si fa? Come si affronta una gogna mediatica basata sull’odio social e sull'odio professionale dei colleghi?'. La risposta è: difendendo la propria dignità a oltranza con le braccia a mulinello", afferma Orsini.

"Alcuni amano Selvaggia Lucarelli e altri la odiano. A me non interessa prendere parte in questa contrapposizione. Voglio soltanto dare un consiglio pratico: si fa così; se capitasse a voi, e a me è successo e succede tutti i giorni, quello di Selvaggia Lucarelli è il modo giusto di reagire", dice Orsini.

"Tra i giornalisti che si stanno scagliando contro Selvaggia Lucarelli e che fanno bei discorsi contro l'odio social ce ne sono alcuni che sono stati rinviati a giudizio per avermi violentemente insultato e diffamato orchestrando una campagna di odio social contro di me. Rispondere colpo su colpo, questo bisogna fare quando si subisce un attacco concentrico motivato dall’odio personale-professionale. Siccome odio le ingiustizie e l’ipocrisia, vorrei chiedere ai vari conduttori televisivi di smetterla di bersagliare Selvaggia Lucarelli. La vergogna ricade su di loro, non su di lei", conclude.

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