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Scuola, accordo su rinnovo contratto: subito 100 euro di aumento

Valditara: "Giornata storica". Zangrillo: "Grande soddisfazione". Sindacati: "Un passo avanti nella direzione giusta"

Scuola, accordo su rinnovo contratto: subito 100 euro di aumento
10 novembre 2022 | 19.47
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È stato raggiunto l'accordo sul contratto del comparto Istruzione e Ricerca, che riguarda 1,2 milioni di dipendenti. Lo rende noto il ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, a margine del Consiglio dei Ministri.

L'intesa, che verrà sottoscritta domani all'Aran, prevede per i docenti un incremento medio pari a 100 euro, a cui si aggiungeranno le risorse del successivo accordo.

"Registriamo con piena soddisfazione la firma dell'accordo per il rinnovo del contratto della scuola tra i sindacati e il Ministero dell'Istruzione" twitta il presidente del consiglio Giorgia Meloni. "Si sblocca così una vicenda di grande interesse pubblico, che coinvolge circa 1,2 milioni di persone, delle quali 850.000 docenti". "È un risultato importante, frutto dello spirito di collaborazione avviato dal Governo con le parti sociali e che ci auguriamo possa raggiungere in futuro ulteriori importanti obiettivi. L'accordo -aggiunge- comporta un impegno finanziario importante, che corrisponde alla volontà del Governo di effettuare un forte investimento nella formazione e nell'istruzione dei giovani, essenziale per una Nazione avanzata che voglia competere tra le moderne economie della conoscenza".

"Grande soddisfazione" per il via libera al contratto viene espressa dal ministro Zangrillo. "Si tratta di un accordo molto importante per una categoria che ha un ruolo centrale nella crescita del Paese - sottolinea -. Ringrazio Aran e i sindacati per il lavoro svolto, che ci permette di arrivare alla firma entro i tempi previsti".

"Oggi è una giornata storica - afferma il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara - caratterizzata anzitutto da un nuovo modo di intendere il rapporto tra il governo e le parti sociali, impostato sul confronto costruttivo e sulla risoluzione pragmatica dei problemi. Questo sarà sempre l’approccio che porterò avanti con chi rappresenta i lavoratori del comparto scuola" .

"Con questo accordo otteniamo lo sblocco di risorse per Natale e, grazie anche alle risorse aggiuntive di 100 milioni deliberate nel decreto legge, l’implementazione di un aumento medio dello stipendio dei docenti pari immediatamente a 100 euro mensili, e a regime a quasi 120 euro mensili, incremento più consistente degli ultimi contratti”, sottolinea il ministro. "Diamo così un primo segnale concreto sul tema delle retribuzioni, fondamentale per rivalorizzare e restituire autorevolezza alla figura del docente - aggiunge - Siamo consapevoli che si tratta di un primo passo, un primo passo atteso da tanto tempo e ottenuto in un contesto peraltro difficile a causa della crisi energetica: abbiamo voluto dare subito un chiaro segnale politico di svolta rispetto al passato. Quando ho annunciato una Grande Alleanza per la Scuola - ha sottolineato Valditara - e per il Merito non intendevo fare della retorica, ma indicare la strada che oggi iniziamo a percorrere con questo accordo: una grande collaborazione tra istituzioni, parti sociali, docenti, studenti, famiglie, ognuno nel suo ruolo, per prenderci cura di quella straordinaria comunità che è la scuola italiana".

I CONTENUTI DELL'ACCORDO - L’accordo consiste anzitutto in un’anticipazione relativa alla parte economica, che permetterà al personale scolastico di vedersi riconosciute già nel cedolino di dicembre le somme relative agli arretrati maturati, per una voce media di 2000 euro, i quali andranno ad aggiungersi allo stipendio e alla tredicesima. Inoltre prevede una disponibilità finanziaria pari a 100 milioni di euro, deliberata nel Consiglio dei Ministri di questa sera, da destinare alla componente fissa della retribuzione accessoria per l’anno 2022, nella misura di 85,8 milioni per i docenti e 14,2 milioni per il personale Ata. E’ stato inoltre assunto l’impegno a reperire ulteriori risorse finanziarie, anche nell’ambito della manovra di bilancio 2023, da destinare alla retribuzione tabellare del personale scolastico. Infine, fermo restando la disponibilità per l’anno 2022 dei suddetti 100 milioni di euro aggiuntivi, sono destinati a decorrere dall’anno 2022 89,4 milioni di euro per gli incrementi del personale docente e 14,2 milioni di incrementi per il personale Ata.

I SINDACATI - "L’incontro di oggi tra sindacati e ministro – commentano i segretari generali dei sindacati di categoria - segna una svolta decisiva nel confronto fra le parti per il rinnovo del contratto del comparto istruzione e ricerca". L’accordo prevede "una prima sequenza contrattuale di natura economica, da definire nella giornata di domani con l’utilizzo delle risorse disponibili, finalizzato a liquidare entro dicembre gli arretrati maturati nel corso del triennio di vigenza contrattuale e a corrispondere una prima tranche di aumento alle retribuzioni del personale. E’ invece da mettere in collegamento con l’iter della Legge di Bilancio e con l’impegno del ministro a reperire risorse aggiuntive, la ulteriore sequenza contrattuale a completamento della parte economica del contratto, che garantirà alla categoria ulteriori 300 milioni in più nella parte di retribuzione fissa".

"Un contributo importante alla conclusione del confronto - rilevano i sindacati - è venuto anche dallo stanziamento di un ulteriore budget di 100 milioni di euro (una tantum) che saranno resi disponibili con un decreto legge in corso di approvazione nella seduta odierna del Consiglio dei Ministri. Secondo l’intesa, il negoziato prosegue sulla parte normativa, libero dall’urgenza della definizione della parte economica imposta dalle contingenze derivanti dall’aumento del costo della vita. Arretrati e incrementi concordati saranno corrisposti, con procedura straordinaria, a dicembre a tutto il personale del comparto. E’ stato fatto un grande lavoro, superando le difficoltà che si stavano registrando proprio sulla partita delle risorse a partire dall’utilizzo dei 300 milioni, prima dirottati sui fondi MOF – sottolineano i segretari di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals e Gilda e oggi nella piena disponibilità del personale". Domani quindi "la firma di un contratto che certamente rappresenta un passo avanti nella direzione giusta".

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