Per Pregliasco il limite andrebbe mantenuto "solo al chiuso". Viola: "Misura eccessiva".
La regola delle 4 persone per tavola nei ristoranti o nei bar se non si è conviventi, sia in zona gialla sia in zona bianca, all'aperto e al chiuso, senza distinzioni, continua a far discutere. E nel giorno del tavolo tecnico per parlare del limite, sull'argomento si sono espressi virologi ed esperti.
Pregliasco: "Vincolo solo al chiuso, attenti a colpi coda virus"
Per Fabrizio Pregliasco, docente dell'Università Statale di Milano, "potrebbe essere una buona mediazione quella di dire in 4 solo al chiuso. Come step da modificare via via, come in una strategia di guerra". "E' chiaro che non c'è un manuale di gestione - sottolinea Pregliasco all'Adnkronos Salute - ma il principio generale è ridurre la frequenza dei contatti e in questa fase" dell'epidemia di Covid "dobbiamo essere prudenti. Andiamo con attenzione - avverte - perché, come vediamo dall'Inghilterra, dei colpi di coda del virus possono esserci per tanti motivi: nuove varianti e ancora una situazione vaccini che deve correre e che dobbiamo far correre nelle migliori condizioni possibili per avere poi un bel risultato di medio termine, ovvero per l'estate".
Bassetti: "Ennesima panzana"
"Mi sembra l'ennesima panzana, l'ennesima sciocchezza, di cui stiamo discutendo fino a oggi perché devono dirmi qual è il dato scientifico secondo cui se si sta a tavola in 6 o 8, ci si infetta di più che se si sta in 4. Dove è scritto questo? Vorrei vedere un lavoro scientifico che dice che al tavolo da 4 non si infettano mentre a quello da 6 ci si contagia", afferma Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova. "Se ci sono le dovute distanze a tavola e si seguono tutte le misure - afferma Bassetti all'Adnkronos Salute - non c'è nessun problema, neppure al chiuso. Questa è come la mascherina a tavola con la cannuccia. Evitiamo di farci ridere dietro dal mondo intero". "Dobbiamo cercare di avere buonsenso - sottolinea l'infettivologo - magari evitando le tavolate da cinquanta persone, ma anche comprendendo che chi va al ristorante prima prende l'aperitivo e quindi sta insieme. Poi magari fa il dopocena insieme. Quindi sono provvedimenti ipocriti. Se in due andiamo a cena con 4 amici, qual è il problema? Non capisco perché l'anno scorso sì e quest'anno no. Io ormai ho smesso di capire le decisioni del Cts, mi sono sforzato di interpretare il senso ma non riesco a farmene una ragione", chiosa.
Gismondo: "Limite ridicolo"
"Assolutamente ridicolo" è invece come liquida i dibattito la microbiologa Maria Rita Gismondo. "Mi sembra più un ridicolo dibattito politico che un tema fondato su una realtà scientifica. E trovo altrettanto ridicolo che ci debba essere una riunione con i tecnici" sull'argomento, sottolinea all'Adnkronos Salute la direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica bioemergenze dell'ospedale Sacco di Milano. "E' da tempo che sappiamo e che diciamo quali sono i termini di distanza necessari per prevenire l'infezione", ricorda l'esperta. "Oggi, che più di 4 persone non possano sedersi a tavola in un locale pubblico quando possono farlo tranquillamente nelle case private - osserva - penso che sia assolutamente ridicolo. Piuttosto", Gismondo invita a "responsabilizzare la gente per evitare di assistere a un 'liberi tutti'" in questa nuova fase della lotta al coronavirus pandemico.
Viola: "Eccesso di cautela"
"Quattro persone al tavolo? Con il 20% degli italiani vaccinati e la bassa circolazione del virus che c'è adesso, mi pare un eccesso di cautela. Se 6 persone vaccinate vogliono andare a cena, che problema c'è? Sarebbe meglio dire che ad un tavolo ci devono essere al massimo 4 persone non vaccinate. Forza, un po' di fiducia in questi vaccini!". Così, via social, l'immunologa dell'università di Padova Antonella Viola interviene nel dibattito sul limite di commensali nei ristoranti riaperti anche al chiuso grazie all'allentamento delle restrizioni anti-Covid.
Maga (Cnr): "Misura ragionevole, no a passi troppo lunghi"
"Se parliamo di locali al chiuso siamo ancora in un momento in cui sarebbe meglio mantenere una certa 'rarefazione' della clientela. Il limite di 4 persone a tavola mi sembra ragionevole, perché permette di mantenere il distanziamento giusto per accomodare i clienti. Come avvio di questa sperimentazione per le riaperture è una misura che ha un senso per cercare di evitare eccessivi affollamenti all'interno del locale". A dirlo all'Adnkronos Salute il virologo Giovanni Maga, direttore dell'l'Istituto di genetica molecolare del Cnr di Pavia. "Stare a tavola - sottolinea - è una delle occasioni in cui si sta più vicini e in cui, ovviamente, non si può tenere sempre la mascherina. E quindi è utile puntare sulla distanza. Almeno in questa prima fase. Poi potrebbe essere anche rivista, in base all'andamento dei dati. Ma meglio non fare subito passi troppo lunghi", sostiene