Sono gli eterni precari che insegnano da anni e che hanno paura che il Ddl 'La buona scuola' del Governo Renzi li spazzi via. Tra le richieste l' inserimento immediato in GaE di tutti i docenti abilitati
Striscioni, fischietti e cartelli appesi al collo. I "Docenti fantasma" non ci stanno e questo pomeriggio, con lo sciopero nazionale indetto dall'Anief, hanno manifestato sotto il ministero dell'Istruzione per protestare contro il ddl "La Buona scuola" con una larga piattaforma di richieste: dalla richiesta di inserimento immediato in GaE di tutti i docenti abilitati, a partire da quelli in seconda fascia d’istituto, con relativa immissione in ruolo laddove vi siano posti liberi, al pagamento degli scatti di anzianità negato ancora dal contratto 2006/2009 e delle ferie; dal recupero del primo gradino stipendiale ai neo-assunti tolto dal Contratto del 2011, alla conversione dei contratti, sottoscritti su posto vacante, da 30 giugno a 31 agosto.
"La protesta di oggi - spiega all'Adnkronos Carola Salvati referente nazionale per la formazione primaria e collaboratrice Anief per la provincia di Roma, sulla gradinata di Viale Trastevere - è contro il ddl la Buona scuola, le cui priorità illustrate ad ottobre si sono ridotte al nulla. Le assunzioni - sottolinea- annunciate il oltre 150mila sono drasticamente scese a, forse, 100mila. Altro che piano straordinario: resteranno fuori dalle assunzioni anche molti docenti delle Gae, il concorso promesso per quest'anno slitterà e ci ritroveremo con le scuole costrette a una caotica corsa contro il tempo per la costruzione degli organici entro maggio".
I manifestati contestano anche l'esclusione dalle assunzioni dei maestri della scuola dell’infanzia e tanti della primaria inseriti nelle GaE. Come tutti quelli delle graduatorie d’istituto e gli abilitati dopo il 2011. Così come contestano la previsione di un dirigente scolastico con "poteri speciali" sia per quanto riguarda le assunzioni che per la valutazione dei docenti. Altra questione sul tappeto quella degli insegnanti di sostegno.
"Nemmeno la Buona Scuola approvata dal Governo, ora all’esame delle Camere - sottolinea l'Anief - risolve il problema della carenza di insegnanti di sostegno: il loro organico di diritto, infatti, continuerà a rimane sottodimensionato, lasciando una scuola su tre con problemi di organico. Secondo il ddl approvato in Consiglio dei Ministri, non si andrà infatti oltre alle immissioni in ruolo previste dalla Legge 128/2013. La cui ultima tranche di 10mila assunzioni, prevista nei prossimi mesi, porterà il numero di docenti specializzati a quota 90mila. Mentre quelli effettivi, indispensabili per garantire il diritto allo studio dei circa 240mila alunni disabili o con problemi di apprendimento, sono non meno di 120mila".