Occhi puntati al cielo e naso all'insù: il 3 dicembre, dopo un anno di assenza, sarà di nuovo la notte della Superluna, l'unica visibile nel 2017. Il nostro satellite raggiungerà quel giorno la fase di Luna piena, in prossimità del proprio perigeo (ossia la minima distanza dalla Terra, che raggiungerà il 4 dicembre, di 357.495 km, contro una distanza media di poco più di 384.000 km), dunque sarà un po' più vicina, più luminosa e un po' più grande del solito. Il fenomeno sarà ripreso e trasmesso in diretta streaming da Virtual Telescope che lo condividerà in diretta sul suo sito dalle 17.
"La prossima Superluna apparirà circa il 7% più grande e un po' più luminosa della media, ma solo un osservatore esperto potrebbe rendersene conto - afferma Gianluca Masi, astrofisico, responsabile scientifico del Virtual Telescope Project - Infatti, si tratta di variazioni non proprio eclatanti, che tuttavia aggiungono fascino all'evento, preziosa occasione per ammirale il nostro satellite naturale nel contesto del cielo notturno, un paesaggio sempre più trascurato e dimenticato".
Lo spettacolo della Luna piena, ancor più quello della Superluna, è massimo al suo sorgere, ossia al calar del Sole, o al tramonto del nostro satellite, ossia all'alba (la Luna piena brilla in cielo dalla parte opposta rispetto alla nostra stella, sicché essa sorge al tramonto del Sole e tramonta all'alba). "Durante il crepuscolo - dice Masi - la luce solare residua consente di ammirare il paesaggio terrestre mentre la Luna piena si alza o cala sull'orizzonte. Di notte la sua luce è molto intensa, quasi abbagliante, rispetto a quella molto discreta del panorama".
"Al suo sorgere, la Luna si proietta dietro palazzi ed elementi del paesaggio - aggiunge Masi - generando la sensazione che il suo disco sia più grande, ma è solo un’illusione ottica, dovuta appunto alla presenza nel campo visivo di termini di paragone, tratti dall’ambiente".