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Napoli

Pizzeria partenopea chiede un milione a Google: "Risultavamo chiusi"

Pizze nel forno a legna, immagine di repertorio (Fotogramma)
Pizze nel forno a legna, immagine di repertorio (Fotogramma)
23 giugno 2016 | 20.42
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Una pizzeria napoletana chiederà a Google "un milione di euro" per danni all'immagine e patrimoniali. Il colosso di Mountain View sarà citato in giudizio "per gravi danni d'immagine e patrimoniali" causati, a dire dell'avvocato Angelo Pisani, nei confronti della pizzeria Brandi che sul motore di ricerca risultava definitivamente chiusa. Ad aprile scorso, ricostruisce la vicenda l'avvocato Pisani, il titolare della pizzeria è stato contattato da alcuni albergatori e clienti che gli hanno chiesto quale fosse la causa della "improvvisa chiusura definitiva" dello storico esercizio commerciale. Il titolare ha così appreso che da qualche tempo su Google la pizzeria Brandi risultava "chiusa definitivamente". 

Una situazione "gravissima, durata almeno dal 25 aprile fino al 5 maggio quando, dopo i numerosi reclami dei gestori, l’errata informazione è stata finalmente cancellata, mentre ora resta da spiegare al pubblico la falsa notizia, sfruttata ad arte anche dalla concorrenza". Pisani, presidente di Noi Consumatori, annuncia l’azione legale "a tutela della web reputation del marchio Pizzeria Brandi" e chiede "anche al legislatore di pensare ad una nuova normativa a tutela delle persone che per errore o altro nel veloce mondo di internet possono essere spazzati via e distrutti senza un'idonea difesa e cautele".

Già al tempo degli elenchi telefonici, ricorda Pisani, "gli effetti negativi e pregiudizievoli di simili errori, che non avevano la portata del web e di internet, sono stati più volte riconosciuti e quantificati in tribunale dai giudici che hanno assegnato risarcimenti a diverse ‘vittime’ e punito i responsabili. Ma ora la diffamazione su internet è un grave e urgente problema da risolvere per il bene delle persone e aziende. E’ evidente che se parliamo di web, con milioni e milioni di utenti ogni giorno da tutte le parti del mondo, i danni per le parti offese o pregiudicate diventano incalcolabili". Per questo, conclude, "può essere considerata simbolica una somma da un milione di euro, ed è quanto chiederemo a Google in nome e per conto di uno storico emblema di Napoli qual è l’antica Pizzeria Brandi improvvisamente dato per 'morto' e addirittura definitivamente con gravissimi danni all'immagine oltre che patrimoniali anche a vantaggio della concorrenza".

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